Sembra che tu abbia descritto me
seriamente, io sono stata definita alcune volte in quei modi soprattutto perché non apprezzo quella nota figura politica, sembra difficile ormai avere delle idee senza essere per forza inseriti in una certa fazione.
Se critico un politico di destra sono radical chic, comunista, zecca.
Se critico un politico di sinistra sono una fascista.
Se critico il M5S sono dalla parte dei poteri forti (che, a proposito, non ho ancora capito cosa sono).
Se critico tutti sono una lagna che se ne deve andare dall'Italia perché rovino il Paese.
Se penso che sia stupido e da esibizionisti fotografarsi mezzi nudi sono cattobigotta.
Se difendo l'uso del termine "femminicidio" come aggravante per denunciare un fenomeno sociale che in una nazione avanzata come la nostra andrebbe debellato sono una feminazi boldrinista.
Se parlo della violenza sugli uomini sono una morta di pene che vuole farsi notare.
E se sto zitta sono una vile pecora.
Quindi m'incazzo e faccio l'anti ad oltranza. Se un fenomeno mi scoccia perché ne parlano a vanvera, mi viene da remare contro non tanto per fare l'eroina, quanto perché spero inutilmente di invitare alla riflessione.