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Questione di netiquette, Neti...che?

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icon12  view post Posted on 21/3/2021, 21:59 by: Light
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Ho le braccia a pezzi a forza di abbracciare le nuvole. (Charles Baudelaire)

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netiquette_meme


Netiquette



Parolina ormai datata, ma recentemente tornata di moda, è l’unione di network e étiquette. Praticamente il bon-ton dell’internet.
Dapprima composta da una serie di norme di buon comportamento di uso comune (come: evitare un linguaggio scurrile, l'uso del maiuscolo, lo spam, citare le fonti...), ne è stato poi redatto un documento ufficiale nel 1995, denominato RFC 1855.

Queste norme sono prive di valore legale, una base di regolamento da cui partire e adattare alle necessità delle varie community e appartengono ad un’epoca in cui molti dei lettori di questo blog erano ancora sdentati e quello del web, pur iniziando ad estendersi ad un uso sempre più comune, era un mondo profondamente diverso da quello di oggi, che va regolamentato e tutelato quanto (forse in certi contesti anche di più) quello reale.

Ho letto un po’ di tempo fa un articolo sulla netiquette, in cui l’autore si chiedeva se esistesse ancora e potesse essere utile nei contesti dei social network.
Ovviamente per me la risposta è sì, esiste ancora, in ogni regolamento di forum, pagine, gruppi o anche chat e serve a chi amministra per dettare la propria linea moderativa, ma anche perché è altamente improbabile che qualcuno legga i termini di servizio quando si registra da qualche parte (se non per sollevare un polverone scandalistico riguardante la violazione della privacy) e c’è bisogno di qualcosa “alla portata del volgo”.
Se proprio devo notare una differenza, essa sta nel fatto che la percezione del rispetto dovuto sia cambiata.
Mi spiego meglio: io frequento i circuiti da quasi 18 anni e, per quanto mi sia tenuta abbastanza alla larga dalle grosse community e dai grossi casini, ne ho ugualmente viste di cotte e di crude. Tuttavia nel momento in cui c’è stato un diradamento dell’utenza, ormai consolidata altrove, quelle eccezioni di un tempo sono diventate quasi pane quotidiano. C’è stato un periodo, intorno al 2015-2016, in cui ogni utente nuovo che piombava nel forum che amministravo, in un solo post riusciva a infrangere più regole e i richiami non sortivano alcun effetto. Nello specifico, insultavano a tutto spiano e come venivano se ne andavano (per fortuna). Questa cosa mi lasciava con l’amaro in bocca e mi chiedevo spesso, come una perfetta anziana scorbutica: ma che problemi ha la nuova generazione di utenti?
Presto detto: gli stessi di chi frequenta pagine e gruppi sui social. Un modo diverso del concepire gli spazi virtuali, ormai dominati spesso da un’aggressività immotivata e dall'egocentrismo. Esempio: mi lamento di una presunta mancanza di rispetto se qualcuno non risponde nei tempi che stabilisco, ma se parto a insultare non do retta a chi mi dice di abbassare i toni perché sono nel giusto.
Ne abbiamo parlato già tanto in altri topic in cui si evidenziavano le differenze fra i forum e i social di oggi e in questo caso il fatto di “metterci la faccia” per me è fondamentale, perché sui forum sei un utente qualunque e spesso vengono meno (a meno di essere un tontolone che cede informazione personali al primo che capita) delle "dinamiche personali", ma ora un po’ ovunque ci si registra con le proprie informazioni e soprattutto si condividono tante, tante foto. È tutto alla mercé di tutti e, nonostante questo (e il fatto che i social e le app di messaggistica ormai siano non qualcosa a parte, ma un’estensione della vita quotidiana), in molti non riescono ad applicare l’educazione civica davanti allo schermo.
Personalmente mi dà molto fastidio il doppiopesismo: riprendendo l’esempio fatto prima, far diventare questione di stato, magari tagliando i ponti anche nella vita reale, qualcosa di futile per poi non avere filtri riguardo questioni più importanti, andandoci davvero giù pesante, come se ci si trovasse in una sorta di “zona franca” in cui non esistono delle conseguenze e l’interlocutore, anche se si va a scandagliare ogni dettaglio reso pubblico sella sua vita per metterci il carico, non fosse umano, lo trovo molto ipocrita oltre che insensato. In quanti si comporterebbero allo stesso modo in una conversazione vis-à-vis?
Nei social, soprattutto Facebook, il ban e le segnalazioni non sono metodi sempre efficaci e si deve arrivare a minacciare un’azione legale. Ma può non bastare nemmeno quello e alcuni “si rendono conto” dei loro sbagli solo quando devono farne letteralmente le spese.
Se la netiquette è la base della buona educazione, decalogo di regole che dovrebbero essere ormai scontate e intuitivamente seguite, vale la triste constatazione, come in molti altri ambiti, che sono proprio le basi ciò che mancano. E a chi deve vigilare sull’ordine tocca l’onere di ribadire l’ovvio all’infinito.
Se non ci fossero persone disposte a ripeterle queste cose di continuo, vigilare e moderare, però, ci troveremmo in una sorta di rievocazione del far west con minacce continue e libera inciviltà.

Quanto è importante per voi la netiquette? Ritenete necessario il dover fornire delle linee guida per la permanenza su una community o che esse debbano risultare scontate e quindi spetti agli utenti auto-moderarsi? …Ce l’avranno mai le persone la capacità di automoderarsi?

A voi la parola!

:frusty:
 
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8 replies since 21/3/2021, 21:59   291 views
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