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Le università, Google, e quello che c'è in mezzo

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shiny ditto
view post Posted on 18/11/2020, 21:01 by: shiny ditto
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Probabilmente perchè nella testa di molte persone è ancora catalogato come un lavoro più manuale che teorico, andando a trascurare tutta la parte teorica che porta a trovare il modo in cui risolvere il problema, quale sia la soluzione tecnicamente migliore etc. Mi viene in mente un altro esempio che secondo me è più simile di quanto sembri (sempre nell'ambito sanitario, scusate asd) : solo da poco per diventare infermieri è necessaria la laurea, prima serviva solamente un diploma, e molte volte si sente dire "è necessaria la laurea per fare un prelievo?" che secondo me è paragonabile a un "serve una laurea per scrivere due righe di codice?"

Azzeccatissimo!
Per scrivere due righe di codice non ci vuole una laurea, ma se bisogna progettare il sistema informatico delle ferrovie o di un aereo, di sicuro non lo farei fare ad un perito :asd:
La differenza fra scuola e università per me è stata la seguente:
La scuola mi dice che devo arrivare al risultato, l'università mi dice il come e in quel come ci stanno molte cose.
L'università mi ha insegnato bene l'idea per cui un elaboratore ha risorse limitate e potresti avere due algoritmi che arrivano allo stesso risultato, ma il primo potrebbe metterci 2 secondi, il secondo 100 anni :asd:

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Diciamo che secondo te c'è questa dicotomia fra l'università considerata come strumento di conoscenza più "alta", utile anche fuori dall'ambiente produttivo, lavorativo o economico, e invece quello che in italia si chiamerebbe "corso professionalizzante". Secondo me sarebbe veramente molto interessante capire se il bacino di iscritti venga preso fra quelli che volevano iscriversi all'università e invece optano per questo corso, o chi proprio non considerava l'opzione universitaria e ha trovato questo corso l'opportunità più adatta.

Sì, ovvio che se fai Medicina o facoltà sanitarie le fai in un percorso integrato che poi ti porta ad ottenere il lavoro, ma nelle altre facoltà non è così.
Lo sbocco naturale dell'universitario è il ricercatore, non il lavoro aziendale, infatti i docenti universitari sono tutti ricercatori che cercano di spiegarti il metodo che usano nel loro lavoro.
Questo vale soprattutto alla laurea magistrale dove i professori integrano loro progetti di ricerca con ciò che ti spiegano durante il corso.
Secondo me l'università è in realtà qualcosa di molto "aristocratico" o almeno era nata così: esiste da secoli ma fino a pochi decenni fa ci andavano solo persone molto benestanti.
La sua idea è quella di sviluppare una approfondita conoscenza del sapere svincolandola da interessi economici (come quello delle aziende), solo che ora l'università ha cominciato ad essere molto frequentata anche da persone non benestanti ed è chiaramente intesa non come uno strumento di prestigio personale, ma come un mezzo per trovare lavoro.
Fino a qualche anno fa avere una laurea significava avere un lavoro sicuro ben retribuito, oggi invece no, in parte perché è aumentata l'offerta di persone con laurea che hanno abbassato la potenza di trattativa del laureato, ma in altra parte perché vi è stato un fraintendimento sul ritenerla un'istituzione che ha come unico obiettivo quello di prepararti a lavorare in azienda.

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Sono d'accordo. Credo che questo ragionamento si possa anche applicare all'istruzione di secondo grado, dove però si distinguono i tecnici professionali che invece molte volte riescono a formare propria la figura che le aziende richiedono (molte volte si ricevono proposte di lavoro dalle aziende in cui si va per far pratica proprio durante gli anni di itis)

Ti confermo la cosa, io ho fatto l'ITIS e diversi nella mia classe hanno trovato lavoro nel luogo dove hanno fatto l'alternanza scuola-lavoro.
L'ITIS ha un approccio molto aziendale e molti miei amici sono riusciti a trovare lavori decenti anche senza avere una laurea.
Oltre al fatto che se studi bene ti puoi fare un'ottima formazione.
Onestamente io penso che fare solo l'università di Informatica senza aver fatto l'ITIS è un'esperienza decisamente incompleta.
Io le mie ossa me le sono fatte all'ITIS dove ho imparato a programmare e come funzionano le reti e i sistemi operativi.
All'università ho solo integrato la parte di Matematica, mentre di Informatica ho solo approfondito quello che già conoscevo.
La differenza però è che dall'ITIS sono uscito che SAPEVO FARE le cose, mentre dall'università sono uscito che SAPEVO le cose.
Ad esempio sulle reti all'ITIS ho imparato a progettare delle reti e volendo se mi ci dedicassi sarei in grado di progettartene una e conosco pure un software per simulare il suo funzionamento, mentre all'Università solo gran nozioni teoriche e un esame imbarazzante dove avevi già dei codici pre confezionati e tu dovevi solo fare delle modifiche
 
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3 replies since 9/11/2020, 21:43   255 views
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