NewsBoard Chronicles

Cui prodest?

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 13/10/2018, 00:10
Avatar


Staff

Group:
ForumCommunity Staff
Posts:
4,507
Location:
Slayer's Flag

Status:


Da anni si fa un gran parlare, e un gran legiferare, sulla privacy online, e su diritti ad essa collegati, come il diritto all'oblio, e periodicamente vengono proposte / adottate leggi sempre più restrittive, ma queste leggi sono efficaci? e quanto sono efficaci? e sopratutto, ottengono solo i risultati previsti, o hanno effetti collaterali imprevisti?

Parlando dell'efficacia, occorre tenere a mente due cose, primo una legge è forte quanto chi la fa (o dovrebber far) rispettare. che i criminali per loro natura hanno la tendenza a non rispettare la legge, secondo è difficile difendere chi fa del suo meglio per impedirti di difenderlo :asd: se scrivete la vostra biografia dal concepimento al presente, fate resoconti dettagliati di ogni vostra attività è inserite indirizzi email e dati personali un po' ovunque, nessuna legge può evitarvi problemi, quindi i risultati non sono mancati, però forse meno di quanto sperassero legislatori che, almeno all'inizio, legiferavano su di un fenomeno,il web, di cui non conoscevano le dinamiche.

Quindi qualche risultato lo si è ottenuto, nonostante si tratti di violazioni che raramente vengono perseguite, a meno che non si tratti di casi gravi sono poche le vittime disposte a spendere tempo e denaro in un lungo procedimento legale che potrebbe terminare con il reo condannato ad una semplice sanzione amministrativa (una multa di poche centinaia di euro), il risultato più grosso credo sia stato il mutato atteggiamento da parte dei social network, sopratutto facebook, nei confronti del software di terze parti che ammettono, le app, giochi, sondaggi e simili, che inizialmente erano decisamente intrusive... e che quando non erano più redditizie venivano vendute, dall'autore che era stato autorizzato, al miglior offerente (c'è stato anche un caso famoso di app usata fin dall'inizio per raccogliere dati sugli utenti che la usavano, dubito sia stata l'unica, quella è arrivata agli onori delle cronache perchè si trattava di un caso con grossi risvolti politici).

Effetti collaterali imprevisti di questa regolamentazione ne abbiamo? Purtroppo sì, molti siti amatoriali che fornivano risorse o servizi online di ogni genere, previa registrazione, hanno preferito chiudere piuttosto che correre rischi, amplificando il fenomeno di impoverimento del web iniziato con la grande diffusione dei social network, questo forse poteva essere previsto, ma del tutto imprevedibile è l'aiuto dato da questa legislazione ad una categoria di piccoli criminali online, i venditori fraudolenti.

Si tratta di soggetti, tecnicamente truffatori, che inseriscono nei siti di vendite online annunci di vendita di oggetti per somme variabili, ma non considerevoli, di solito vanno dai 150 ai 300 euro, le modalità sono svariate, c'è chi si presenta come un privato che mette in vendita un singolo oggetto, altri vendono lotti di merce (solitamente sempre lo stesso tipo di merce), fingendosi venditori professionisti (negozi o simili), le costanti sono che l'oggetto in vendita non esiste (o comunque non viene spedito al compratore), e che le modalità di pagamento chieste dal venditore non consentono al truffato di bloccare il pagamento o recuperare la somma pagata (a volte questi piccoli imbroglioni fanno anche il salto di qualità, e riuniti in piccole bande montano operazioni più delinquenziali e più in grande stile, tipo creare finti siti di vendite che "clonino" un sito effettivo abbastanza bene da gabbare un utente distratto o sprovveduto, ma questa è un'altra storia), incassati i soldi il venditore tergiversa, e risponde in modo sempre più evasivo ai solleciti che il compratore gli invia, fino a sparire o comunque bloccare la comunicazione.

Trattandosi di somme relativamente piccole (questi truffatori lavorano sul numero di truffati) anche per questi vale quello che ho già scritto, pochi truffati sono disposti a spendere altri soldi, spesso più della somma perduta, per far perseguire il truffatore, e anche chi si incaponisce e lo fa non ottiene risultati esaltanti (e comunque non "salva" le nuove vittime di quello o altri truffatori), però esisteva per gli utenti la possibilità di difendersi da questi soggetti, bastava una semplice ricerca con google utilizzando le informazioni fornite dal venditore, dato che esistevano siti che erano veri e propri database dove persone vittime di queste vendite fasulle potevano pubblicare le informazioni a loro disposizione, cioè quelle rese pubbliche dallo stesso truffatore nelle sue inserzioni (coordinate bancarie, o generalità, indirizzi email numeri di telefono, eccetra), per quanto queste informazioni possano variare il truffatore non dispone di una quantità illimitata di opzioni (nome di coniuge o di un parente, iban della moglie, eccetra :asd: ) quindi un po' alla volta, dato dopo dato, si formavano vere e proprie schede identificative che consentivano a chi faceva acquisti di verificare se un venditore su cui si avevano dei dubbi corrispondeva, per qualche sua caratteristica, ad un truffatore già noto.

Il sistema non era perfetto (e non era facile gestire i siti) anche perchè non era rara l'eventualità che un "compratore mentalmente disturbato" segnalasse come truffatori dei venditori innocenti, addirittura poteva capitare, nel caso dei siti di vendita clonati, che una vittima sprovveduta segnalasse non il clone truffaldino, ma il sito di vendite legittimo :asd: però funzionava, ed era meglio di nulla, il nulla a cui si sta tornando, parte dei siti è stata direttamente chiusa dai proprietari, che non volevano correre rischi per un servizio amatoriale, altri esistono ancora, ma sono bersagliati da richieste di rimozione (la maggior parte di questi truffatori è addirittura incensurata) avanzate dai truffatori più astuti, che così, in nome della difesa della privacy, fanno sparire le tracce delle proprie attività illecite... e i compratori che possono fare? Caveat emptor! :asd:

Tags:
legge,
oblio,
privacy,
Senapone,
truffa
 
Top
6 replies since 13/10/2018, 00:10
  Share  
 

Comments

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 18/10/2018, 12:24
Avatar

Ho le braccia a pezzi a forza di abbracciare le nuvole. (Charles Baudelaire)

Group:
Puzzola Ospite
Posts:
5,277

Status:


Riguardo le truffe non ci sono mai incappata. Già solo per quanto riguarda le violazioni di privacy per le email sono sempre stata molto attenta a riconoscere i mittenti reali da quelli fasulli tipo Cartasì.
Rimanendo nell;ambito dei circuiti, ho moderato e frequentato forum contenenti dei mercatini con un sistema di feedback fra gli utenti, ma senza mai avvicinarmici se non per sollecitare qualche presunto o reale truffatore. Ho visto tante volte persone truffate anche gravemente, chiedevano aiuto allo staff ma quello che si poteva fare era semplicemente sollecitare e bannare l'utente in questione per evitare che altri corressero rischi. In questo caso penso si tratti veramente di una grande ingenuità perché concordare acquisti con qualcuno delle cui credenziali non puoi essere certo è un grosso azzardo. Non c'è nemmeno bisogno di architettare qualche sistema!
Ma credo che quello sia ormai obsoleto.
C'è da dire che sono pure poco avvezza agli acquisti online e mi affido a piattaforme di ecommerce sicure e a venditori che abbiano molti feedback e soprattutto verificabili.

Per quanto riguarda il resto... Io ho chiesto a google la rimozione di un risultato che appariva su Facebook con tutti i miei dati personali postati senza autorizzazione, pur essendo stato rimosso il post (prima i post delle bacheche apparivano nelle ricerche). È stato relativamente semplice per fortuna e ho scampato un grosso guaio.

Ma oltre il rischio sui dati sensibili ci sono tante azioni che compiamo che pensiamo innocue e invece ci si potrebbero ritorcere contro.
Foto, conversazioni, ricerche, likes varii...
A questo proposito ho letto solo pochi giorni fa un post riguardo Cambridge Analytica di cui non mi ero interessata prima e mi ha un pochetto spaventata :asd: fa sentire fragili e manipolabili!
 
Web  Top
view post Posted on 5/11/2018, 16:37
Avatar

Advanced Member

Group:
NBC Mod
Posts:
2,832

Status:


A me sinceramente lo scandalo di Facebook mi ha fatto abbastanza ridere.
Vedevo gente che insultava Zuckerberg per aver "violato" la sua privacy, per di più su Facebook :asd: quando gli unici ad aver violato la propria privacy sono stati gli utenti stessi rendendo pubbliche anche le foto delle loro polpette, sia quelle fatte in cucina, sia quelle fatte in bagno.

Io quando pubblico sui social so benissimo che quelle informazioni sono pubbliche, ma a dire il vero lo sono sempre state 😂 non è un segreto scoprire dove vivo, dove lavoro o dove ho studiato.
Le uniche cose su cui cerco di essere riservato sono il numero di telefono, l'indirizzo di casa e altri tipi di dati personali che il buon senso dice di non rendere pubblici.
Ma una foto con degli amici non vedo dove possa creare problemi.

Riguardo alle truffe online a mio parere quello citato dal nonno kost è un problema abbastanza vecchio, anche perché oggi esistono sistemi informatici di certificazione dei siti che vogliono fare commercio online.
Anzi devono pure accettare di spendere soldi in più per aumentare la sicurezza dei database e del trasferimento dei dati sensibili, poi se qualcuno pensa bene di andare a fare acquisti in siti poco affidabili allora lì sorge il problema della scarsa 'cultura digitale'.
Però oggi secondo me vanno di moda i fake link inviati tramite Social Media.
Tramite questi link se ci clicchi sopra possono trasmetterti di tutto, compreso il vedere tutti i tuoi dati personali (oppure anche certi tipi di spyware chiamati keylogger possono spiare tutto ciò che scrivi, comprese carte di credito).

Altro rischio per la privacy sono i test che ogni tanto si vedono su Facebook, tipo quelli di nametests che sono chiaramente dei giochino del piffero fatti appositamente per prelevare dati dai vari profili 😂
 
Top
view post Posted on 6/11/2018, 03:44
Avatar


Staff

Group:
ForumCommunity Staff
Posts:
4,507
Location:
Slayer's Flag

Status:


CITAZIONE (shiny ditto @ 5/11/2018, 16:37) 
A me sinceramente lo scandalo di Facebook mi ha fatto abbastanza ridere.
Vedevo gente che insultava Zuckerberg per aver "violato" la sua privacy, per di più su Facebook :asd: quando gli unici ad aver violato la propria privacy sono stati gli utenti stessi rendendo pubbliche anche le foto delle loro polpette, sia quelle fatte in cucina, sia quelle fatte in bagno.

quanta gente mi sono beccato che apriva segnalazioni perchè la loro "praivasy" era stata violata da qualcuno che aveva "rubato" una loro foto e l'aveva postata su forumfree (di solito troll che provocavano una vittima che cadeva in tutte le provocazioni) ma si rifiutavano dic apire che se le immagini le rendevano pubbliche, senza inserire nessuna limitazione, chiunque poteva copiarle, e magari intanto chiaccheravano col troll usando il messenger di fb :asd:
CITAZIONE (shiny ditto @ 5/11/2018, 16:37) 
Riguardo alle truffe online a mio parere quello citato dal nonno kost è un problema abbastanza vecchio, anche perché oggi esistono sistemi informatici di certificazione dei siti che vogliono fare commercio online.
Anzi devono pure accettare di spendere soldi in più per aumentare la sicurezza dei database e del trasferimento dei dati sensibili, poi se qualcuno pensa bene di andare a fare acquisti in siti poco affidabili allora lì sorge il problema della scarsa 'cultura digitale'.

quello dei siti sì, anche se ilk tipo particolare di truffa a cui mi riferivo è più terra terra, e sfrutta proprio la disattenzione di utenti superficiali, ben più perniciosa, e ancora attivissima, è la piaga delle piccole truffe degli annunci fasulli, perchè vengono messi su siti si scambi / mercatini che sono regolari, anche se poco scrupolosi e non danno al caccia a questi soggetti come dovrebbero
CITAZIONE (shiny ditto @ 5/11/2018, 16:37) 
Però oggi secondo me vanno di moda i fake link inviati tramite Social Media.
Tramite questi link se ci clicchi sopra possono trasmetterti di tutto, compreso il vedere tutti i tuoi dati personali (oppure anche certi tipi di spyware chiamati keylogger possono spiare tutto ciò che scrivi, comprese carte di credito).

alla fine i links acer sono arrivati davvero :asd:
CITAZIONE (shiny ditto @ 5/11/2018, 16:37) 
Altro rischio per la privacy sono i test che ogni tanto si vedono su Facebook, tipo quelli di nametests che sono chiaramente dei giochino del piffero fatti appositamente per prelevare dati dai vari profili 😂

sì, a quelle applicazioni hanno messo un tampone, che una volta non serviva l'esplicito consenso della vittima, ma a livello di raccolta dati l'unica difesa è ancora quella di non utilizzare questi "software di terze parti"
CITAZIONE
C'è da dire che sono pure poco avvezza agli acquisti online e mi affido a piattaforme di ecommerce sicure e a venditori che abbiano molti feedback e soprattutto verificabili.

e che consentano metodi di apgamento che tutelino il compratore, purtroppo è proprio quello il trucco, propongono l'affarone a cifre basse, e spesso l'utente non pensa che gli unici metodi di apgamento che il venditore accetta siano quelli che non consentono di bloccarlo, o di recuperare il maltolto, in caso di truffa
 
Top
view post Posted on 6/11/2018, 08:52
Avatar

EVS

Group:
NBC Lettori
Posts:
32,168

Status:


Io sono dell’idea che se uno vuole la sua privacy rispettata deve trasferirsi in una zona isolata senza Wi-Fi. Per il resto, è tutto scritto nei termini di condizione del servizio che credo un 1% legga?

Quindi non sono scandalizzata di quello che è successo a FB. Che poi non è che Instagram sia meglio: c’era un periodo che hackeravano gli account a gogo e mi sono arrivate tipo 150 mail di accesso negato. Almeno Fb ha in sicurezza più massiccia, però confermo un po’ quello che ho letto: non vuoi fare sapere i cazzi tua? Non pubblicarli.
Vogliamo parlare di quelli che vanno in vacanza e scrivono *In viaggio* e gli svaligiano casa?
Vogliamo parlare degli screenshot? Che non si è ben capito se son legali o no? Che comunque, è vietato pubblicare la foto di un altro, se si segnala, e si dimostra la provenienza, Fb rimuove il post, ci
Vuole un pochetto, ma lo fa. Poi vabbè, ci sono le segnalazione alla cazzum.
Insomma, ripeto, chi tiene alla sua privacy, si prenda un telefono vecchio stampo e vada a stare dov’è il Wi-Fi non sanno manco cos’è.

Per quanto riguarda l’acquisto online: io vendo su alcuni gruppi FB. Per me è sempre stato un atto di Fede. Fede perché nonostante esistano gruppi di Feedback, ci sta che uno prenda un’inc****a. Sia da venditori che da acquirenti eh.
Io non mi sono mai fidata dei privati, quindi fo sempre comprato dai negozi (che alcuni mamma mia, tipo: vendevano falsi Pandora etc, anche qui, atto di Fede) e ho venduto a personaggi che non pensano esistessero sulla terra. Il problema, vi scasso un po’, è che in Italia non c’e La mentalità della denuncia. E sono tutti fissati con ricaricare la postepay.
NO
NO
NO

Intanto esiste paypal che con beni e servizi un minimo ti tutela.
Poi, se vieni truffato con queste ricariche postepay: esempio compro un bene per 150€, oggetto mai arrivato, rubato dalla posta, senza track etc, non vado a denunciare. no, perché tanto é una perdita di tempo e non avrò mai i soldi indietro.
Questa è la mentalità italiana, io tanti truffati ne ho sentiti, su subito ad esempio, e nessuno aveva la voglia di denunciare.
Tanto non gli fanno nulla etc.
E molte a ripetere: mai pagare con postepay, vai a denunciare, se siete in tanti, la polizia qualcosa fa.

In sintesi, Fb è un mezzo potente ma pensa per se non a te. Sta all’utente usarlo come meglio crede, ma poi non si può lamentare dopo, tutti abbiamo accettato i termini di sevizio, non averli letti è colpa nostra, non di Fb.

Vogliamo parlare della pulizia a sorpresa contro lo streaming che avete fatto anni e anni fa? Che io ricordo le risposte di alcuni forum: potevate dirlo che cancellavamo noi roba, o qualcosa del genere, nonostante nei termini di servizio per creare un forum, ci sia scritto che é illegale? Ma ehi, forumfree è stato il cattivo che ha eliminato sezioni e sezioni.
 
Web  Top
view post Posted on 6/11/2018, 22:02
Avatar

Ho le braccia a pezzi a forza di abbracciare le nuvole. (Charles Baudelaire)

Group:
Puzzola Ospite
Posts:
5,277

Status:


Un tempo comunque esistevano estensioni per browser o piccole applicazioni che ti permettevano di visualizzare le foto degli utenti anche se avevano la privacy impostata su Solo Amici, fece la prova con me un mio conoscente. Ma è roba proprio degli inizi, non so se sia ancora possibile (spero proprio di no)!
 
Web  Top
view post Posted on 6/11/2018, 22:55
Avatar


Staff

Group:
ForumCommunity Staff
Posts:
4,507
Location:
Slayer's Flag

Status:


CITAZIONE
Poi, se vieni truffato con queste ricariche postepay: esempio compro un bene per 150€, oggetto mai arrivato, rubato dalla posta, senza track etc, non vado a denunciare. no, perché tanto é una perdita di tempo e non avrò mai i soldi indietro.
Questa è la mentalità italiana, io tanti truffati ne ho sentiti, su subito ad esempio, e nessuno aveva la voglia di denunciare.
Tanto non gli fanno nulla etc.

atteggiamento a parte, non mi sento di dargli tutti i torti, le truffette sulla vendita di oggetti sono più o meno di quel livello, raramente superano i 200, 250 euro, tu denunci, e anche arrivando ad un procedimento penale possono volerci anche due anni, per una sentenza, e intanto oltre al tempo che devi dedicargli devi anche procurarti un avvocato, le spese possono superare, anche di parecchio, il danno subito, e anche arrivando ad una sentenza favorevole, scopri che il soggetto è incensurato, quindi se la cava con una sanzione amministrativa (e rimane incensurato), una piccola multa che comunque non paga, perchè anche se l'unica volta che si è degnato di presentarsi in tribunale indossava un vestito che costava almeno un mese del tuo stipendio, se non due, magicamente risulta nullatenente, quindi non paga nemmeno le spese processuali, e tu sei cornuto e mazziato :asd: purtroppo mancano strumenti legali che permettano di sanzionare adeguatamente questi soggetti, punendone le attività complessive e non i singoli reati, in compenso le normative sulla privacy hanno eliminato, o ridotto di efficenza, i database dei truffatori, che pur non risolvendo il problema permettevano, a chi aveva dei dubbi su una vendita, di accertare se i dati forniti dal venditore corrispondevano a quelli utilizzati da un truffatore già noto, bastava fare una ricerca con google (poi se non facevano nemmeno quella, dopo aver preso la fregatura una volta diventavano più furbi, o almeno si spera lo diventassero)
CITAZIONE (Light @ 6/11/2018, 22:02) 
Un tempo comunque esistevano estensioni per browser o piccole applicazioni che ti permettevano di visualizzare le foto degli utenti anche se avevano la privacy impostata su Solo Amici, fece la prova con me un mio conoscente. Ma è roba proprio degli inizi, non so se sia ancora possibile (spero proprio di no)!

quelle con privacy "solo io" non dovrebbe essere possibile (e spero non sia mai stato possibile :asd: ) ma esistono parecchie situazioni particolari, per esempio immagini teoricamente pubbliche ma inserite in post privati, quelle forse si possono vedere ancora (almeno l'estensione per farlo c'è ancora) e sul web si trovano diversi "tutorial" su come spiare le attività degli altri, nessuno recentissimo, quindi non sos e siano ancora validi, e non ho tempo o voglia di provarli :asd:
 
Top
6 replies since 13/10/2018, 00:10   221 views
  Share