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Perché perdo tempo con ForumFree

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Kakashi
view post Posted on 8/2/2017, 19:35 by: Kakashi
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Oggi il mio account ForumCommunity compie dieci anni e mai come ora è necessario domandarsi quale sia il mio ruolo in questo sito.
In dieci anni molte cose sono cambiate, non solo nei circuiti (ne è addirittura nato un terzo) ma anche rispetto a me stesso: il mio carattere, i miei interessi, i miei impegni sono completamente mutati e se alla data di iscrizione ero un fresco liceale, ora la mia vita ha preso una direzione più marcata, i miei capelli hanno preso addirittura un'altra strada e pare che io non abbia più niente a che fare con questo network.

Se nel 2007 avevo ancora molto tempo libero, tante cose da imparare sul web italiano, dieci anni dopo penso di essermi fatto un'idea su come giri una parte del web che mi interessa e che, paradossalmente, non ha niente a che vedere con ForumFree.
Ho provato per un po' a seguire siti con la stessa ispirazione di questo (ad esempio Reddit) ma io non sono affatto una persona che ama scambiare pareri su forum, blog, piattaforme di condivisione eppure continuo a farlo qui. Non lo faccio per un attaccamento emotivo, ormai quasi tutti gli utenti che ho conosciuto sul circuito sono latitanti, gli altri li sento anche in altri modi, ma più per una questione personale.
Quello che offre ForumFree a livello di codice è forse replicabile da altri siti, forse in modo più "moderno" e funzionale, ma il tipo di esperienza è difficilmente emulabile.
È decisamente vero che è più facile aprire una pagina su Facebook 1, ma chi di noi lo scambierebbe con il creare una tabella, non dico bella, ma funzionante nella propria homepage nel suo primo forum?
Non fraintendetemi, è più facile creare una pagina Facebook e avere anche più successo in meno tempo, ma tutto questo vi porterà qualche like ma nessuna competenza, nessuna manualità di base con l'informatica. ForumFree ha avuto successo perché consentiva di fare cose molto complicate in pochi clic, e non per questo rendere le cose più semplici fa sì che il circuito sia automaticamente declassabile e anzi cestinabile. Dovremmo uscire dal tunnel del fare-ad-ogni-costo e nell'immediato, tanto che due secondi dopo ci siamo già dimenticati come fare quell'operazione.
Forse a nessuno di noi, e tanto meno a me, in futuro servirà sapere come è fatta una tabella html e forse, dico forse, tra qualche anno ci prenderanno tutti in giro quando racconteremo che passavamo serate a cercare di capire quale fosse il problema con la cella nella seconda riga che aveva un evidente problema ma capirlo era pressoché impossibile.
Ma il fatto che abbiamo imparato qualcosa che non ci servirà è forse di per sé inutile? Forse più che imparare come fare una tabella, abbiamo compreso una complessità dietro un processo apparentemente banale, forse abbiamo compreso che c'è sempre da indagare più in profondità per capire anche la più semplice delle cose.
Ad alcuni di noi è venuta la passione per l'informatica e hanno trasformato la passione in lavoro e poi ci sono gli altri, come me, che con l'informatica hanno poco a che fare nella vita di tutti i giorni si occupano di tutt'altro (e senza necessariamente utilizzare un computer). E allora si comprende come tutti noi abbiamo tratto beneficio da questo sito, non perché sappiamo fare tabelle, forse non le sappiamo ancora fare, ma perché abbiamo imparato che le cose non sono mai dietro l'angolo ad aspettarci, che bisogna sudare un po' per vedere dei risultati e che Facebook con la sua immediatezza è quasi disarmante, ma che dietro il suo velo di bellezza estetica c'è una community che non sa fare tabelle in html.

Con tutte le carte in mano alla fine la mia vita quotidiana non richiederebbe la mia presenza qui e la mia salute (in specifico, il mio sonno) ne beneficierebbe, ma di certo non sarebbe altrettanto positivo per la formae mentis schiacciata irrimediabilmente sull'hic et nunc, sul qui ed ora.



1 Ho usato il solito esempio di Facebook nell'articolo, non è per demonizzarlo o volerlo screditare: non è nei miei interessi farlo.
È stato usato come esempio perché è il più noto e il più controverso dei social, se si parla di "pagine Facebook" tutti le conoscono (in Italia), se parlo di subreddit qualche sopracciglio potrebbe alzarsi e allora la mia argomentazione cadrebbe nel non compreso.
Potete quindi sostituire Facebook con ciò che, nella vostra esperienza, crea il cortocircuito tra mediatezza e informatica.
 
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14 replies since 8/2/2017, 19:35   707 views
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