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Ricambio generazionale inverso

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Vash SD
view post Posted on 23/5/2016, 10:40 by: Vash SD
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Voglio fare una premessa. Fin da piccolo ho ricevuto un'educazione abbastanza tradizionale, fatta di concetti come "devi rispettare i più grandi" e "le persone anziane hanno tanta esperienza e ne sanno più di te" e mi trovo ancora oggi a rispettare questi concetti, che però si scontrano sempre più con la dura realtà di Internet.

Non si può negare che le cose siano molto cambiate rispetto ad una decina (e qualcosa) di anni fa, quando agli inizi del Web 2.0 ero un niubbo anch'io. Con le mie prime esperienze nel web, ho avuto a che fare con altri utenti dalle conoscenze informatiche molto varie fra loro, ma che comunque appartenevano grosso alle stesse poche tipologie di persone. Il range d'età di chi frequentava comunità su internet non era molto vasto, si passava dagli studenti a chi gli studi li aveva conclusi da poco. E devo dire che all'epoca nella società c'era un diffuso senso di diffidenza verso tutto ciò che riguardava Internet, soprattutto da parte dei "media tradizionali" come la televisione, che spesso mettevano in guardia i genitori "dalle insidie del computer" che minacciavano i loro figli.
Proprio per questi motivi, mi aspettavo un "ricambio generazionale" di un certo tipo, con l'aumento costante di utenti più giovani (ormai cresciuti) e l'incremento graduale dell'età media dell'utente in luce dell'invecchiamento della "vecchia guardia" di cui ormai facevo parte. In quest'equazione, non ho tenuto conto di un fattore inaspettato: l'avvento dei Social Network. Il loro successo ha portato ad una vera e propria impennata di registrazioni e di accessi, anche da parte di quelli che Internet prima lo guardavano con sospetto.

Fin qui, concorderete non ci sia nulla di male. Gli amministratori di siti e forum avevano inizialmente accolto con gioia il maggiore numero di visitatori, interessati ad espandere le proprie comunità e le proprie visite. Eppure c'è qualcosa che presto inizia a stonare parecchio in questo discorso. Se prima l'utente novizio arrivava su un forum ed aveva il tempo di integrarsi e, se lo desiderava, di assimilare i concetti base della netiquette per instaurare una pacifica convivenza nella comunità, questa prassi andava via via scemando.
La nuova utenza non desiderava mettersi ad una tastiera ed imparare, perché si considerava già imparata: sono i famigerati quarantenni su Facebook, anche se l'età è puramente indicativa. Queste persone si considerano a priori "migliori" degli altri, semplicemente perché la loro età anagrafica è maggiore. Pretendono di avere ragione sempre e comunque, anche se infrangono continuamente le regole delle comunità, in luce di fatti come "io lavoravo da prima che tu nascessi" che nessuna rilevanza hanno con la questione affrontata. Spesso e volentieri attaccano gli altri utenti, insultando, minacciando e violando varie leggi vigenti, perché "tanto siamo su internet, mica è importante quanto la vita vera". Scrivono in modo terrificante, perché "non c'ho mica tempo di mettermi lì e correggere le frasi, tanto si capisce" e perché fondamentalmente sono degli analfabeti funzionali.

Ho avuto tristemente spesso a che fare con questo genere di persone, utenti convinti che nessuno potesse spiegare loro "come si usa Internet", ma che anzi deridevano coloro che ci provavano. Questo secondo me dimostra fondamentalmente una cosa: l'esperienza non ha età. Ovviamente varia da caso a caso, ed ogni persona è da giudicare solo in quanto fine a se stessa. Ma... Quando vedi qualcuno che può avere l'età di tuo padre o di tuo nonno condividere post pieni zeppi di punti di sospensione, o viceversa scrivere totalmente senza punteggiatura, ti domandi come queste persone siano riuscite a concludere gli studi dell'obbligo. Quando le vedi condividere perle di complottismo, notizie false di siti satirici (e non) come se fossero reali, o anche semplicemente le classiche catene "da domani Whatsapp sarà a pagamento", ti domandi come questi individui siano riusciti ancora a non finire in mezzo ad una strada, truffati da finti operai del gas. Ma soprattutto, quando li vedi tutto il dannato giorno sui social, a postare boiate che ben si riassumono con...


Ti domandi ... no, in questo caso ti rispondi ad ogni possibile domanda che ancora potevi avere su come questo paese sia arrivato alla frutta.
 
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