| | CITAZIONE (Kakashi @ 30/5/2016, 17:59) Prima ci si lamentava che internet non veniva usato e sfruttato nemmeno sufficientemente, ora che viene usato in modo sbagliato; forse ha ragione kostaki che è un problema ciclico: tutti i sistemi comunicativi sono andati incontro a questi problemi (anche io generalizzo). Si pensi, a titolo esemplificativo, a quando la lettura dei libri è passata dai pochi dotti a una fetta più larga di popolazione (al tempo era considerata larga, oggi per noi sono numeri da analfabetismo), il passaggio dalla scrittura di testi solo in latino a quelli anche in lingue volgari. la cosa è reperibile ad un livello ancora pi semplice, sia pure fondamentale, l'educazione dei giovani, quando io ero un ragazzino (e giravano i brontosauri ) il "metodo pedagogico scientificamente dimostrato" prescriveva, per il corretto sviluppo dei giovani, tanta attività fisica e sportiva (di norma praticata senza adeguata preparazione e senza essere seguiti da allenatori competenti) e considerava dannosissima qualsiasi lettura al di fuori dell'obbligo scolastico, il che spiega perchè tanti dei miei coetanei si ritrovarono con le articolazioni scassate prima dei 30 anni, e ancora in grado di leggere,s ia pure a stento, solo perchè esisteva la gazzetta dello sport e anche quelli che non erano ritornati a quello che ora si definisce "analfabetismo funzionale" erano comunque privi dell'abitudine alla lettura, abituati a leggere solo per motivi di studio erano in realtà incapaci di leggere anche se desideravano farlo, un mio amico tornò alla lettura dopo i 30, e non è che si dedicasse a letture elevate, leggeva romanzi fantasy, ma non più di 4 pagine al giorno, era il massimo che riusciva a leggere (e ogni volta doveva rileggere l'ultima pagina del giorno prima ), dopo toccò alla televisione, dannosissima, meglio evitarla, e dato che non era possibile anche lì fu "scientificamente stabilito" il tempo di esposizione massimo poi è venuto il resto, video giochi (i classici arcade), i primi computer (ci fu anche un tentativo di crociata contro giochi di ruolo e simili, "che sconvolgono la mente dei giovani, facendogli perdere il contatto con la realtà, ma ebbe breve durata) i primi telefoni cellulari (forse ricorderete tutte le polemiche sull'uso dei telefoni cellulari da parte dei bambini) poi internet e adesso gli smartphones / tablet, già si è iniziato a parlare del fatto che diano dipendenza
CITAZIONE (Kakashi @ 30/5/2016, 17:59) Si lavora, per così dire, di emergenza in emergenza. quando si è addentro ad un meccanismo simile, sia pure in scala minore, si capice che non è tanto facile fare di più
CITAZIONE (Kakashi @ 30/5/2016, 17:59) Invece sono stupito del fattore linguistico, perché è davvero paradossale che si usino così tanto i social network dove si deve scrivere in prima persona, visto che a non molti piace farlo; ne parlavo più di un anno fa in questo articolo sul mio blo rispetto agli audio messaggi di Whatsapp, e sono stupito che non abbiano preso il sopravvento completo anche di altri servizi. Probabilmente il problema è che gli audio messaggi sono più difificili da vendere agli inserzionisti, mentre gli status si vendono e ci si guadagna A parte gli scherzi, già con le immagini a citazione il fenomeno della scrittura indipendente si è smorzato parecchio, ma rimane sempre in prima posizione: si pensi a Twitter, poco usato in Italia, dove si leggono storpiature grammaticali e lessicali ogni due minuti (qui il problema è dato anche dalla lunghezza forzata che porta a evidenti problemi). fu vera gloria? personalmente ho notato che escluse le situazioni che stimolamo la logorrea verbale (di solito discussioni politiche) la situazione non è poi tanto diversa dalle vecchie piattaforme di blog, quelli che scrivono regolarmente sono una minoranza, e ancora meno sono quelli che scrivono cose che valga la pena leggere (o addirittura rileggere), molti si limitano a rilinkare testi altrui, non sempre aggiungendo brevi commenti (gruppo numeroso perchè ne fanno parte fanatici e antifanatici di cause varie, che "fanno girare post autorevoli"), ma ancora più numerosi sono quelli che non arrivano nemmeno alla condivisione di testi lunghi (cosa che richiede l'averli letti), la differenza dai vecchi blog è che il non aver nulla da dire non pesa a chi non ha nulla da dire, sia perchè sentendosi sempre al centro del sito non ci si sente inferiori o limitati, sia perchè sono poche le cose, su fb, che durano più di 24 ore, è tutto aleatorio (o considerato tale) anche se è valido, quindi essere validi non dà particolari vantaggi, come hai notato twitter, che nonostante i suoi limiti testuali richiede che si scriva, che lo si faccia di frequente e se si vuole essere seguiti occorre scrivere cose che interessino non ha avuto in italia un successo paragonabile a facebook (aggiungo che fb è molto usato anche per comunicazioni personali) |
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