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Dopo un po' di tempo, improvvisazione su un tema già trattato

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Kakashi
view post Posted on 26/4/2016, 20:01 by: Kakashi
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La mia permanenza su ForumFree comincia ad essere, nel migliore dei casi, sentita. Lo scorso febbraio non solo il mio account ha compiuto nove anni, ma ha segnato anche il primo anno come amministratore del circuito.
Certo, non è vero che è un anno che faccio parte dello staff, perché, seppur con diversi ruoli, è da tempo che è così; tuttavia qualcosa potrebbe essere cambiato, pur mantenendo la stessa prospettiva.
Nessun elemento iniziatico viene conferito al passaggio da moderatore ad amministratore; allora di cosa sto scrivendo? Qual è il mio obiettivo in questo articolo?

I più stenui lettori di questo blog non troveranno nelle righe seguenti niente di nuovo, perché non ho niente di essenziale da aggiungere a quanto io o altri abbiamo già detto, e in definitiva non camiba granché la targhetta di appartenenza, una volta che si è dentro uno dei gruppi ufficiali si capisce e si direziona l'operato in una certa direzione.
Non voglio quindi spiegare qualcosa, ma raccontare una micro-storia, sia quantitivamente che qualitivamente, quella del mio primo anno nell'amministrazione di ForumFree.

Spaesamento è una parola ambigua, ma forse la più riassuntiva delle prime settimane nel nuovo ruolo: se è vero che le spiegazioni non mancano, è altrettanto vero che se sei arrivato a quel punto significa che hai i mezzi per cavartela da solo. Non solo i mezzi, anche le capacità.
Come tutti i grandi passaggi, questo non aiuta ed è bene così, dico con la prospettiva futura, perché è ciò che serve a collaudare la tua capacità individuale.
Organo collegiale, ma formato da singole persone.
Sembra una cosa razionale e in definitiva lo è, ma quando poi sei uno di quegli individui la situazione cambia: se le decisioni più importanti vengono prese insieme, o comunque da più persone, l'ordinaria amministrazione è singola, affidata a chi si accolla quel problema.
E, anche qui, pare tutto razionale e semplice, senonché non lo sia perché, come tutti i moderni stati di diritto, l'interpretazione delle regole è centrale nella vita di un amministratore. E anche la consuetudine, quindi molte questioni vengono risolte a tavolino con lo studio dei casi passati, ma ogni caso, si sa, porta elementi singolari, che non possono essere schiacciati su uno schema pre-ordinato; le cose si complicano.

So che ci sono molti detrattori delle nostre scelte (private e pubbliche), ma forse nessuno ha mai pensato alla complicanza di ogni singolo caso e il fatto che “fa giurisprudenza”.
Noi chiaramente non siamo uno stato, non siamo vincolati da legami formali tra leggi, consuetudini e singoli casi; siamo inoltre sia potere esecutivo, che legislativo e giudiziario (in parte), ma non significa che possiamo fare ciò che vogliamo.
E non sto parlando di sovversione della legislazione nazionale o vincolante per noi, ma di una coerenza interna che deve esistere per non far implodere anche la più piccola delle associazioni.

Non soltanto questo: pur essendo un corpo unico di controllo e gestione, abbiamo in prospettiva lo scopo di trattenere gli utenti e di non farli sentire asserviti a un sistema oppressivo; questo pare scontato, ma nessuno lo dice mai (anche noi).
È chiaro che il nostro scopo è di non far fuggire gli utenti e anzi di attirarne di nuovi, quindi eventuali nostri comportamenti poco professionali verrebbero prontamente denunciati sulla piazza pubblica (e mi pare lo si sia sempre fatto, spesso senza pensare né alla cause né alle conseguenze).

Ma un anno è passato, tutto sembra uguale all'esterno, ma per me molte cose sono cambiate.
Senza entrare nei particolari noiosi della storia, tutto quello che ho fatto è stato per scelta personale, per un interesse più spiccato in determinati campi piuttosto che in altri.
Più che fare, fare, fare, ho cercato di portare avanti una mia idea personale coniugandola con la gestione quotidiana degli spazi ufficiali. Che sia riuscito o meno lo si scoprirà tra qualche tempo, e a me non interessa discuterne.

Ma in definitiva quello che ho scritto sopra non potrebbe essere stato scritto da qualunque altro nuovo amministratore di un singolo forum?
Sì e questo è il punto: al di là della diversa vastità del progetto, al di là delle diverse responsabilità, lo staff di ForumFree è uno staff di un mega forum, formato da tante piccole sezioni con i loro singoli gestori e le loro storie.
Storie che sono sempre complicate, piene di rimandi al passato e deviazioni pericolose; e anche questo è il compito di un amministratore, ricordarsi tutta la storia di quel singolo forum, ricordarsi perché una determinata cosa è capitata e quando, per mano di chi. Altrimenti ogni decisione futura sarà macchiata da una arbitrarietà troppo lasciva.
Ma in questo ultimo aspetto non sono affatto bravo, forse mi serve più di un anno, o forse è un'abilità che non rientra nelle mie possibilità; cosa che invece a kostaki pare (dal punto di vista esterno) riuscire con una naturalità innata, e non è un caso che tutti quelli che passano dal supporto si ricordino di lui, perché lui si ricorda sempre di loro.
 
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