| | CITAZIONE (kostaki @ 16/1/2016, 19:12) ci sarebbe parecchio da discutere, sul tuo post, parli di equità, che è un argomento su cui si può discutere all'infinito, si deve essere equi, ma chi a chi sta stabilire cosa è equo? a mia esperienza, chi è coinvolto in una questione tende a confondere (anche in buona fede) l'equità con ciò che più gli conviene, e anche il "lo fanno tutti, quindi è lecito che lo faccia pure io, e che non sia sanzionato per averlof atto", è una scusa che ho sempre trovato deboluccia, il fatto che vi siano gli irregolari, e che la facciano franca, non significa che tutti gli altri siano irregolari, se una comunità civile esiste, econtinua ad esistere, è perchè la stragrande maggioranza rientra nelle regole, o commette saltuariamente deviazioni minime (ma ciò non è l'argomento della discussione) comunque credo che l'errore non sia nel nostro pov, ma in quello che vuoi osservare la questione di cui parlamo è la tendenza di molti (ma non di tutti, nemmeno della maggioranza) di considerarsi, una volta sanzionati (e sanzione non messa in discussione) di considerarsi qualificati (e gli unici qualificati) ad essere accusatore, giudice e giuria, con sentenze inappellabili E' ovvio che le persone, in vista di un generale non rispetto delle regole ed una sanzione saltellante di anno in anno, fanno di ciò che è legge ed equo ciò che gli pare, per questo affermo che il problema è marcio dalla base, perchè se o per carico di lavoro, o per mancanza di attenzione quelle regole non vanno rispettate, è ovvio che tali persone si prendano la mano con tutto il braccio. Il fatto che "lo fanno tutti, quindi è lecito che lo faccia pure io", si ok, è una classica scusa sentita e risentita. Ma quanti di voi sarebbero felici di essere sanzionati e vedere gli altri che continuano a commettere errori? Sarei molto più felice se: o nessuna sanzione, o tutti sanzionati. non ci sono mezze misura.
Poi che le persone si considerino accusatori, e adottino sentenze in giudicato, è un caso a parte. Ma è fatto come sfogo per una rabbia nata dal vedere che la legge, in realtà, è uguale per pochi.
CITAZIONE (Kakashi @ 16/1/2016, 20:35) CITAZIONE (Rufy. @ 16/1/2016, 15:05) Se posso permettermi, state affrontando l'argomento sotto un POV abbastanza errato. Essendo un punto di vista, è valido come tutti gli altri. CITAZIONE (Rufy. @ 16/1/2016, 15:05) Mi basta prendere come esempio il limite di velocità in auto. Se il limite è 50, e tutti quanti (me compreso) andiamo ad una velocità superiore, ok... sappiamo che stiamo andando incontro a qualcosa che è sia moralmente, sia civilmente che penalmente sbagliato. Ma dal momento in cui, andare oltre i 50, non comporta alcuno sgravo, alle persone ne ad altri.. allora io un giorno vado a 55, il seguente a 60. Arrivo a fine settimana che arrivo a 100 km/h. Qui stai facendo un errore dettato forse dallo scrivere, ma che si è riversato nel paragrafo successivo. Andare a 55 km/h è civilmente sbagliato, penalmente no (finché non ci sono le circostanze), ma sopratutto non lo è moralmente. Mi spiego meglio: non puoi dire che una legge che impone di andare a 50 all'ora sia anche un precetto morale, è semplicemente inconsistente come ragionamento; puoi dire che legge e morale in quel punto combaciano, ma non che una dipende dai dettami dell'altra. Ti dico questo perché cambia tutta la prospettiva: noi infatti non stavamo parlando "legalmente", dove andare a 55 km/h è sempre infrazione di una regola, nonostante tu la reputi stupida, ma delle persone che si mettono a fare la "ronda" e mentre passi con la macchina contano quanto stai facendo e ti denunciano, poi facendo anche loro la stessa velocità su quella stessa strada. L'esempio non torna? Vero, perché non è un'analogia giusta, non sono affatto la stessa cosa. Come ti ha già fatto notare kostaki, noi stavamo parlando di un'altra cosa, e quindi è meglio non commentare su altro. L'ho preso come esempio ma forse ho sbagliato io ad incentrarmi più sulla questione legale più che sul punto della discussione.
Il mio punto di vista, e riassume tutto il post precedente, è che una persona che si vede essere l'unica sanzionata su un'intera popolazione, è ovvio che gli roda il cu*o e faccia il possibile perchè tale sanzione venga applicata anche a chi come lui, percorre quella strada oltre il limite. poi che queste persone si considerino, non dei giudici, ma come hai già detto tu dei "paladini della giustizia", andando appunto a scovare o quantomeno mostrare coloro i quali le giuste competenze non sanzionano. |
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