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Se ne può fare a meno

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Kakashi
view post Posted on 17/1/2015, 01:09 by: Kakashi
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Ci sono stati tanti articoli sull'argomento: perché i circuiti hanno perso utenti, perché non si è riusciti a "tenere il passo" (con cosa non è ben chiaro), perché è meglio Facebook.
Bene: buttate via tutti quei discorsi, sono utili finché non si vuole fare un discorso leggermente più serio sugli utenti.
La questione, a quanto mi sembra, non è "Facebook (o qualunque altro sito di quel tipo) è in tempo reale mentre ForumFree no" oppure che "Facebook rispecchia ciò che l'utente di questi anni chiede: immediatezza e oblio immediato" perché è dire tutto e nulla contemporaneamente.
Cosa significa che l'utente non vuole ritornare sulle solite cose più volte o dopo del tempo? Si potrebbero fare ipotesi e contro-ipotesi, si potrebbe teorizzare che le persone non hanno più un'identità e che quindi fluttuano immersi in un marasma dove non si riesce ad estrarre niente. Oppure che la iper-identità delle persone ha portato ai social network dove ognuno mostra ciò che crede e vuol essere.
Il discorso è interessante ma anche lungo e incompleto: a parte che in tutte queste considerazione manca una definizione di "identità", di "persona" e di "esssere" (e già riuscire a fare una discussione su ognuna di queste parole porterebbe via parecchio spazio), quello che più manca è il perché il flusso migratorio degli utenti si sia spostato via via verso universi sempre più dinamici, dove si arriva al paradosso di Facebook che quando pubblichi uno status non lo vedi perché è sotterrato da tutto il resto: magari perché invece di mostrarci le cose più recenti nella dashboard si mostrano le "notizie principali" in cui la persona stessa non compare finché la pubblicazione non ha un certo audience.
Il discorso è davvero uno dei più interessanti che si possa svolgere, ma è un discorso che lascio ad altri tempi ed altri spazi.

Ora vorrei approfondire il cambiamento di paradigma che è avvenuto negli anni perché secondo me la perdita degli utenti di ForumFree, che è un dato di fatto, non è data dal fatto che il circuito non si sia tenuto al passo con le modifiche più cool degli ultimi anni, ma che si sia potuto fare a meno di uno strumento come i forum.
Mi spiego: è vero che in certi periodi il circuito ha latitato nel fare un certo tipo di modifiche, ma è anche vero che è stato il periodo in cui astri nascenti come Facebook hanno preso sempre più piede.
Questo ha portato in un primo periodo ad un leggero spostamento che è poi aumentato fino a livelli vertiginosi: gli utenti, che lì sono anche e sopratutto persone, hanno nuovi modi di comunicare e sono modi in effetti più diretti e più personali.
Non credo che i social network abbiano qualcosa in più dei vecchi forum, sono riusciti solo a velocizzare i rapporti (e qui si potrebbe aprire una parentesi se siano i social che hanno velocizzato i rapporti o sono le società che hanno implicitamente fatto questa richiesta a internet) e a presentare i vecchi strumenti di comunicazione (Msn per fare un esempio) ormai deprecati.
In questo vortice della velocità anche i forum sono stati risucchiati (nonostante grandi esempi di board "in tempo reale" siano stati fatti negli ultimi anni) e gli utenti hanno pian piano capito che dei forum se ne può fare a meno.
Non è una grande scoperta ed è vero: anche dei social network se ne può fare allegramente a meno.
Ma che una cerchia di persone pensi una cosa e che tutti gli altri la ascoltino c'è un grande abisso.
Insomma: si è capito che i forum erano uno strumento di comunicazione, nemmeno tanto funzionale, che poteva essere buttato via.

Il punto è che non è così, per due grandi motivi.
Il primo punto è che il forum non vuol essere un posto dove comunicare ma dove discutere, dove scrivere messaggi più lunghi di due sticker e una risata: è molto noioso leggere topic pieni di faccine e con risposte sempre brevi, provate voi a leggere già due pagine e vedrete che nasce in voi uno spirito omicida. Spirito che non nasce leggendo uno status di Facebook con venti risposte di cui diciotto sono solo sticker.
La morale è: se dovete riempire il database di ForumFree di messaggi di sole emoticon per me potete pure migrare su Facebook per sempre, non date nessuno scopo di vita ai forum.
Ma i forum non sono comunicazione diretta, spesso indiretta e ancora più spesso mediata. Da cosa? Da avatar, da firme, da sezioni e da forum stessi: possiamo fare questa stessa discussione in dieci modi diversi in altrettanti diversi forum senza diventare relativamente insopportabile perché le persone con cui si dialoga saranno diverse e anche l'ambiente sarà diverso: se scrivessi questo articolo sul blog delle news ufficiali avrebbe tutt'altro senso e si penserebbe che fosse un'apologia dei forum.
Beh, non vuol esserlo e quindi passo al secondo punto.
Il ruolo dei forum non è mai stato tanto debole quanto è oggi: con script si cerca di renderlo altro, si cercano sempre più modi per dare un'apparenza di essere altro (si pensi, ad esempio, il recente progetto FUT ormai anche quello abbandonato). In tutto questo ci sono ancora pochi ma necessari forum/blog dove si può sentire un'aria nostalgica di discussione.
Questo blog ne è un esempio ed è per questo che vi scrivo ancora (seppur ci siano rumor che dicono che il founder mi obbliga a scriverci: non li negherò), ma ci sono anche molti altri esempi di community che assurgono ancora a quell'alto compito che i forum si sono sempre dati.
La "battaglia" coi social network non può essere vinta e non dev'essere vinta: è stata abbassata irrimediabilmente l'asticella del ruolo della comunicazione, potrei quasi dire che i social network rappresentano un realismo politico della società contemporanea, anch'essa frutto di un abbassamento delle aspettative della politica (quella, per dirla velocemente, iniziata con Machiavelli e Hobbes).

Mi avvio a concludere: in tutto questo ForumFree come si incastra?
Io sono contento che non si sia abbandonato a politiche di copiatura di altri siti oggi molto in voga, avrebbe perso il suo senso e significato fondamentale e si badi bene: non sono un conservatore che crede al cambiamento come qualcosa di spaventoso o che potrebbe fare più danni che non altro, semplicemente credo in una certa idea di forum e cerco di farla adattare alle esigenze dei giorni che passano.
Però non sono nemmeno un illuso: certe modifiche andavano e bisognerà continuarle a fare, modifiche che sono diventate importanti e funzionali all'utente medio.
Ed è su quest'ultimo punto che vorrei scrivere le ultime battute.

Il compito che il circuito si deve dare (e secondo me sta portando avanti in modo eccellente) non è quello di aggiungere semplicemente funzionalità interessanti e "belle" ai forum perché è relativamente facile farlo: prendi un paio di programmatori e gli dici di fare x e y.
Un compito invece difficile è trovare una strada da percorrere in cui si connubiano modifiche e nuove funzioni al tenere gli utenti fedeli al prodotto.
Non vuol essere un'analisi di marketing, voglio semplicemente dire che ForumFree ha avuto (e continua ad avere, sebbene in modi diversi) successo perché l'utenza non è stata spezzettata e trattata con accondiscendenza ad ogni richiesta, ma, in modi che magari non sono piaciuti ad alcuni "commentatori" del circuito, si è presa una strada diversa in cui una politica di gestione, quella che propriamente si chiama un'amministrazione, ha scelto di portare avanti un progetto.
È ambizioso, è forse anche un po' aristocratico e tende a non includere ogni singolo utente nel processo decisionale o a prendere il posto di protagonista in ogni modifica che si fa, ma questo è: su Facebook il singolo utente si sente sempre al centro dell'attenzione e viene costantemente messo sul piedistallo e in primo piano (i video con tutte le foto dell'anno appena trascorso, etc. etc.); su ForumFree non è l'utente singolo il protagonista, ma ciò che l'utente rappresenta dentro una community.
Quindi l'utente singolo è vero che non riceve nuove e glitterose attenzioni, ma è tutto il forum di cui fa parte che le riceve.

Magari poi vincerà l'idea che il singolo sia più importante della collettività, le community si sbricioleranno in tanti micro-cosmi: io sono felice finché ciò non accade in questo piccolo paradiso che è ForumFree.
 
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