NewsBoard Chronicles

Google e l'influenza sul mondo

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 27/6/2012, 12:15
Avatar

Advanced Member

Group:
NBC Mod
Posts:
2,832

Status:


L'azienda di Google nacque nel 1998 e da allora molte cose nella vita quotidiana sono cambiate: le enciclopedie sono quasi andate in pensione, i giornali e i telegiornali stanno a poco a poco perdendo ascolti, soprattutto da parte della popolazione più giovane, molte persone se sentono dei sintomi fisici, spesso fanno delle ricerche su Google al posto di andare dal medico e se continuerà ad andare avanti in questo modo potrebbe pure cambiare il modo di pensare delle persone.

Lo scopo di Google è quello di rendere accessibile a tutti la cultura e una vasta quantità di informazioni, e per far ciò mette a disposizione servizi come Google News o il progetto Google Libri.
Google è il sito più visitato al mondo e oramai, davvero in pochi non lo hanno mai utilizzato neppure una volta, tuttavia questo vasto utilizzo di Google che ci porta a fare ricerche per ogni minima cosa che ci succede nella nostra vita, potrebbe non essere poi così costruttivo come sembra.

Anche se al giorno d'oggi, in un mondo di social network, parlare di privacy sembra ormai antiquato, è bene sapere che ogni volta che noi compiamo una ricerca su Google, essa memorizza le nostre ricerche, e da esse può determinare i nostri interessi, infatti a me è capitato moltissime volte che, guardando un video su Youtube mi apparissero pubblicità che sembravano fatte appositamente per me, in genere sono pubblicità su anime e manga, oppure linguaggi di programmazione (che sono gli argomenti di cui faccio più ricerche su Google), anche se il video che stavo visualizzando aveva una tematica differente dalle due che ho detto.

Immaginiamoci ora di utilizzarlo per ogni cosa che ci capita nella vita, Google potrà sapere i nostri interessi e quelli di altri milioni di persone, diventando così un vero tesoro per il mondo commerciale, che potrebbe essere disposto a pagare veramente molti soldi per sapere gli interessi degli utenti per sapere su quali prodotti puntare.
Questo significa anche che Google non è poi così gratuito come sembra, o meglio lo è direttamente, ma non indirettamente.

Poi c'è il progetto Google Libri, che è un progetto che punta veramente in alto, ovvero raccogliere in un solo servizio il maggior numero di libri raccolti nelle varie librerie e biblioteche nel mondo, ma ricordiamoci che i libri sono protetti dal diritto d'autore e quindi, Google avrà qualche ostacolo per quanto riguarda la realizzazione di questo progetto, ma è anche vero che Google in America può usufruire del cosiddetto fair use, che consente l'incorporazione di materiale protetto nell'opera di un altro autore sotto determinate condizioni, e oramai sappiamo tutti del carisma che esercitano gli Stati Uniti sugli altri stati, probabilmente questa legge si estenderà anche in Europa, e Google Libri potrebbe essere preso come un servizio di insegnamento e pertanto dichiarato lecito.

In vari libri ho letto spesso un proverbio “Sapere è Potere”, io non lo condivido in pieno, il sapere è un mezzo che permette di ottenere e mantenere il potere, ma oltre a questo mezzo, solitamente ci vogliono altri mezzi per ottenerlo, ed inoltre non necessariamente il potere è sinonimo di sapere, ma modi di vedere a parte, siamo davvero sicuri di voler dare tutto questo sapere ad un'azienda che è in vita da poco meno di 15 anni? A me non piacerebbe dover leggere un libro sapendo che qualcuno può ricavarci delle informazioni che potrebbe utilizzare a scopo commerciale.

Non voglio far passare il messaggio che Google non va utilizzato, ma è meglio non abusarne.

Per oggi può bastare :asd: ho messo poche faccine ne metto qualcuna(:fifi: :look: :rulla: :frusty: )

Tags:
cronaca,
google,
lercy,
privacy,
pubblicità,
shinypuzzy
 
Top
12 replies since 27/6/2012, 12:15
  Share  
 

Comments

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 27/6/2012, 19:29
Avatar

Staff

Group:
ForumCommunity Staff
Posts:
12,920

Status:


Vediamo se riesco a dare una risposta completa ed esaustiva che non ometta niente (impossibile ovviamente).


Partiamo dal fatto che siamo nel 2012, internet fa parte della vita comune di molte persone che abitano il cosiddetto occidente, chi lo usa per hobby, chi per lavoro, chi per studiare. Insomma sono moltissime le sfaccettature con cui noi usiamo internet e quindi anche pc, fissi o portatili che siano, smartphone, tablet e chi più ne ha più ne metta.

Detto questo in realtà avrei anche finito senonché la mia risposta sia, in tutto e per tutto, una presa per i fondelli.
Allora partiamo ancora da prima di internet.

Partiamo da Orwell se vi piace (anzi, visto che piace) e al suo fantomatico libro 1984. Ora Grande Fratello o no, telecamere ovunque o tutti noi sotto una grande lente di ingrandimento non mi pare che sia un problema di internet o di google.
Ma possiamo partire ancora prima, da Huxley e il suo Il mondo nuovo (libro fantastico che consiglio, se volete fare una lettura davvero bella ed intensa al tempo stesso), lì è ancora peggio, tutta la società sovvertita in categorie, tutto che va come deve andare secondo regole prestabilite e tutti che devono fare quello che la casta richiede; nota bene che non è che lo fanno perché vogliono ma perché sono stati programmati (parola non casuale) a farlo.
Anche qui non è colpa di internet, o di chi li ha programmati.

Andiamo ancora avanti per l'ultimo esempio (perché sarebbero veramente sterminati).
Questa volta è un film, uno di quelli interessanti e che molti di noi hanno visto (altrimenti vedetelo, questo merita davvero, non quelle robe assurde che sono ora al cinema). I film è ovviamente The Truman Show.
Qui di chi è la colpa ? Di quel fantomatico Dio ? Dei produttori del programma ?
Anche qui ovviamente non è colpa loro, né degli abitanti della cittadina, né tanto meno di Truman stesso.


E allora di chi sarebbe la colpa ?
Lungi da me essere orwelliano (mai stato e mai sopportati quelli che lo sono), così come huxleliano (si dirà così ? :look:), però c'è un nesso comune in tutti questi racconti (o film) ed è l'ideologia. È l'ideologia della perfezione, della performance perfetta e di tutto ciò che è ma dovrebbe essere in un altro modo ed è l'ideologia che va oggi per la maggiore.
Ed è il punto centrale di quello che volevo dire: non è google in sé o facebook in sé, è questo che dobbiamo capire una volta per tutte, e non è neanche una cospirazione massonica, è solo quello che facciamo tutti i giorni portato in grandi, immense, dimensioni.
Se poi uno vuol restare dell'idea che google cospiri contro di voi mentre fate ricerche fate vobis, non mi concerne molto, ma vi prego basta non ne posso più con questa storia che tutto ciò che facciamo resta da qualche parte. È vero, succede. E allora ?
Chi è che invoca le leggi pure per internet ? Chi è che vuol che ci sia controllo ovunque ?
Chi è che fai una minima infrazione ti manda i carabinieri a casa ?
Allora non prendiamoci tanto in giro, è quello che vogliamo e che facciamo sempre.

Non è che possiamo trattare Google come un qualcosa di estraneo da noi, l'abbiamo creato noi tutti insieme, anno dopo anno, ricerca dopo ricerca l'abbiamo rafforzato ed ora ci lamentiamo di quello che è diventato ?
Io mi lamenterei meno di Google che oltre a dar lavoro ad un sacco di persone ha un codice etico veramente bello e comincerei a lamentarmi di quello che la persona media, abbastanza incoscientemente, fa durante la giornata con quelli che sono i suoi diritti e doveri civici.

Poi la storia di Facebook che cambia l'email si può novellare quanto volete (ah, diritto di cronaca, a me non è successo perché io controllo di frequente le opzioni e i vari cambiamenti) e possiamo scandalizzarci quanto vogliamo ma le cose sono scritte e non esiste cospirazione.


P.s. Come pensate che viva Google ? No perché dovrà pur mandare avanti la baracca che non è poi così piccola con qualcosa.




Ecco lo sapevo, ho scritto tutto su Google e niente sull'influenza sul mondo.
Lo farò con calma, ora non ho tempo.
 
Web  Top
view post Posted on 27/6/2012, 21:06
Avatar

Advanced Member

Group:
NBC Mod
Posts:
2,832

Status:


La mia era una doppia-critica: da una parte è rivolta a Google, che non può sfruttare le opere di migliaia di autori, quando questi autori hanno deciso che per le loro opere devono essere rispettate determinate regole, le opere sono loro e hanno tutto il diritto di amministrarle come meglio credono, dopotutto anche gli autori devono mandare avanti la baracca;
Dall'altro lato è rivolta a tutti gli utenti, che come dici tu, incoscientemente abusa dei suoi diritti e doveri, uno di questi è anche la libertà della privacy, ma come ho già detto questo oramai è un concetto antiquato che oramai è sempre meno presente, ma ciò che mi stupisce davvero, è che oramai molta gente è talmente accecata da Google da preferire Google ad un medico, per quel che mi riguarda io non darei così tanta fiducia ad un motore di ricerca, a maggior ragione sapendo che poi questo motore di ricerca può utilizzare le mie informazioni a suo vantaggio o a vantaggio del mondo del mercato, i problemi di salute ma anche semplicemente affidare la propria informazione ad una singola azienda privata esistente da meno di 15 anni io lo trovo azzardato, ma sicuramente non dico che Google complotta contro di noi, e se lo dicessi, allora dovrei dire che tutti i lavoratori complottano contro di noi :asd: Google offre un servizio e lo fa con le sue regole, da questo servizio si hanno moltissime utilità, ma come ogni cosa non bisogna abusarne, altrimenti si rischia che diventi più distruttivo che costruttivo.
 
Top
Spica
view post Posted on 28/6/2012, 11:51




CITAZIONE (shiny ditto @ 27/6/2012, 13:15) 
Anche se al giorno d'oggi, in un mondo di social network, parlare di privacy sembra ormai antiquato, è bene sapere che ogni volta che noi compiamo una ricerca su Google, essa memorizza le nostre ricerche, e da esse può determinare i nostri interessi, infatti a me è capitato moltissime volte che, guardando un video su Youtube mi apparissero pubblicità che sembravano fatte appositamente per me, in genere sono pubblicità su anime e manga, oppure linguaggi di programmazione (che sono gli argomenti di cui faccio più ricerche su Google), anche se il video che stavo visualizzando aveva una tematica differente dalle due che ho detto.

sì, questo si sa da tempo. ed è da molto prima di internet che funziona, pensa per esempio alle cartoline che trovavi nei libri, indagini di mercato anche quelle, che servivano a proporre e a indurre un acquisto.
ma google, a meno che non sia tu a dirglielo, non sa chi sei.
potrà avere il tuo IP (fisso o variabile che sia), potrà anche seguire tutto quello che vien fatto online da quel determinato pc e così via.
ma non può sapere quanti abbiano l'accesso a quel pc, sempre che non sian loro stessi a dirglielo.

certo, anche anonimo, tu concorri a determinare una briciola di massa.
ma tu lascia che se la determino, 'sta massa.
l'importante è non essergli pera.


CITAZIONE (Kakashi-Sensei @ 27/6/2012, 20:29) 
Ma possiamo partire ancora prima, da Huxley e il suo Il mondo nuovo (libro fantastico che consiglio, se volete fare una lettura davvero bella ed intensa al tempo stesso), lì è ancora peggio, tutta la società sovvertita in categorie, tutto che va come deve andare secondo regole prestabilite e tutti che devono fare quello che la casta richiede; nota bene che non è che lo fanno perché vogliono ma perché sono stati programmati (parola non casuale) a farlo.

^_^ già, "il mondo nuovo" e "ritorno al mondo nuovo" sono - considerando le conoscenze del tempo (il primo è di quasi un secolo fa) - due saggi affascinanti.
ma non sono "dove stiamo andando", sono ciò che - in maggioranza - siamo.
internet l'ha solo evidenziato a dismisura.
 
Top
view post Posted on 3/7/2012, 08:33
Avatar

Lascio che le cose mi portino altrove

Group:
Member
Posts:
21,963

Status:


Google vende gli spazi pubblicitari (AdWords) in maniera che vengano visualizzati per persone specifiche, diciamo che raffina il target in maniera da "sprecare" meno energie. QUando fai una ricerca i primi due-tre link sono di aziende che hanno comprato quello spazio e pagano anche un euro a click se le parole sono molto richieste. In linea generale non trovo così sbagliato questo modo di segmentare gli utenti, in fondo gli annunci su libri o viaggi mi interessano più di quelli su borsette o siti di gossip, quindi c'è un vantaggio per me utente che non mi trovo invaso da spam su cose che non mi tangono e per l'azienda che non vede sprecati i suoi investimenti.
Google quindi registra i nostri dati di navigazione, le nostre ricerche e molto altro e poi non li vende direttamente alle aziende ma vende loro degli spazi in posizioni da lui valutate. D'altro canto google ora non ha più i permessi di segmentare ulteriormente il pubblico in base a sesso ed età, cosa che prima riusciva a fare... E questo fatto mi spaventa non poco. Questo ottimismo che mostro è dettato dal mio essere abbastanza scettica e, spero, non troppo influenzabile nei consumi, ma mi rendo conto che queste pubblicità mirate possano essere molto più pericolose perché un'azienda "pompata" da google può monopolizzare letteralmente l'attenzione dei possibili consumatori, guidandola subdolamente.

Sul discorso di google libri ho letto un libro che ne parlava approfonditamente, di Robert Darnton [Il futuro del libro (The Case for Books: Past, Present, and Future) (2009, ed. it. 2011)], se pensi che possa interessarti posso copiarti alcuni passaggi. Fondamentalmente sottolinea il fatto che per google le biblioteche non sono "soltanto templi del sapere" ma "risorse potenziali o, come dicono loro, dei 'contenuti' pronti per essere sfruttati", interrogandosi sulla fruibilità di tali contenuti ecc.
E' anche vero che ad opera di google sono stati digitalizzati milioni di testi anche rari, a costi relativamente contenuti, lavoro del tutto impossibile per un privato o una singola biblioteca...
Comunque la questione del copyright è aperta, e abbastanza spinosa, tanto che per il momento le opere che sono state pubblicare per intero sono quelle antiche e su questo si sta indirizzando maggiormente; in seguito ad alcune class action (almeno un paio son o quelle di cui sono a conoscenza) ha limitato la diffusione di opere di autori viventi ecc... Ma questo è un discorso diverso, secondo me i due aspetti meriterebbero un'approfondita trattazione in sedi distinte...

Chiudo con una frase che mi è piaciuta moltissimo anche se la trovo abbastanza inquietante:
La cultura non sta nel sapere la data esatta della morte di Napoleone. Basta sapere dove trovarla in tre minuti. (Umberto Eco)
 
Top
Spica
view post Posted on 3/7/2012, 11:20




CITAZIONE (Yelena‚ @ 3/7/2012, 09:33) 
[..]
Comunque la questione del copyright è aperta, e abbastanza spinosa, tanto che per il momento le opere che sono state pubblicare per intero sono quelle antiche e su questo si sta indirizzando maggiormente; in seguito ad alcune class action (almeno un paio son o quelle di cui sono a conoscenza) ha limitato la diffusione di opere di autori viventi ecc... Ma questo è un discorso diverso, secondo me i due aspetti meriterebbero un'approfondita trattazione in sedi distinte...

Chiudo con una frase che mi è piaciuta moltissimo anche se la trovo abbastanza inquietante:
La cultura non sta nel sapere la data esatta della morte di Napoleone. Basta sapere dove trovarla in tre minuti. (Umberto Eco)

be' sì, la questione è oggetto di un tira e molla epocale fra diritto alla conoscenza e diritto al guadagno.
il diritto d'autore invece ha una data di scadenza, di parecchi lustri.
(ora non ricordo esattamente se 50 o 70 anni o più, comunque sul genere. fra l'altro, l'anno scorso il parlamento eu ha pensato di aumentarne la durata)
appunto sottolinei che google si rivolge per lo più ai libri antichi. ma per questo non c'è solo google!
per esempio, son già vent'anni - o poco meno - che esiste liber liber , un sito su base volontaria che raccoglie i testi con diritto d'autore scaduto e li rende liberamente fruibili a tutti (scaricabili gratuitamente) proprio in nome della conoscenza.

:huh: perché trovi inquietante la frase di Eco?
eppure è così.. anche con google trovi ben poco se non hai almeno un'idea di cosa cercare.

 
Top
view post Posted on 3/7/2012, 16:17
Avatar

Lascio che le cose mi portino altrove

Group:
Member
Posts:
21,963

Status:


Bè se ci pensi la frase di Eco "ribalta" in un certo senso la cultura intesa come conoscenza. Non sei tu che devi sapere, ma devi sapere dove andare a cercare.
Il progetto Manuzio, di Liber Liber è tutto italiano, bellissimo; allora perché non segnalare il progetto Gutemberg? Dal '74 ha digitalizzato più di 30.000 libri...
Però questi hanno fatto una "copia" del libro, "traducendo" in txt tutte le varie opere. Google sta facendo molto di più, sta scansionando i libri, e alla copia statica aggiunge il testo in maniera da renderlo "cercabile", che poi è quello che gli interessa.
Google books, avendo la google alle spalle, ha una potenza economica non indifferente, e può permettersi di spaziare tra testi di tutte le epoche e di tutto il mondo; vanta collaborazioni con le principali biblioteche nazionali e delle università americane... Insomma, è un progetto grandioso.

Per quel che riguarda il copyright, la "legge Sonny" lo estese, nel 1998, a 70 anni dopo la morte dell'autore (la cosiddetta "legge salva Topolino"), ed è valida anche in Italia... Anche se per tanti testi si aggiunge un'ulteriore complicazione: c'è un copyright sulla traduzione? Su una determinata edizione? Di conseguenza i termini non fanno che allungarsi, per cui si possono escludere gran parte delle opere del '900.
 
Top
Spica
view post Posted on 3/7/2012, 21:42




CITAZIONE (Yelena‚ @ 3/7/2012, 17:17) 
Bè se ci pensi la frase di Eco "ribalta" in un certo senso la cultura intesa come conoscenza. Non sei tu che devi sapere, ma devi sapere dove andare a cercare.

^_^ sì ma sei sempre tu a dover saper "cosa" cercare. dal verso della poesia alla frase che ricordi ma non esattamente.. ma ricordi di averla letta o di chi sia.
quindi o ti metti a cercare quel libro per casa e a sfogliarlo o interroghi google.
(o un altro motore di ricerca)
ora anche a me hai fatto venir in mente una certa frase ma non l'ho cercata online, ho preso direttamente il libro che la contiene.
ma è stato un caso, giusto perché mi ricordavo dove fosse.

è di Václav Havel e te la offro, sperando non la troverai troppo inquietante:

"La cultura sta nell'abilità di cogliere le connessioni nascoste tra i fenomeni".








 
Top
view post Posted on 8/7/2012, 21:07
Avatar

Lascio che le cose mi portino altrove

Group:
Member
Posts:
21,963

Status:


Bellissima anche la tua!
Comunque io condivido in pieno quella di Eco, così come le tue osservazioni. Solo che ora google dà l'illusione di avere un'infinita conoscenza... e secondo me accorcia anche la memoria, talmente siamo abituati a farci affidamento.
 
Top
Spica
view post Posted on 8/7/2012, 22:01




CITAZIONE (Yelena‚ @ 8/7/2012, 22:07) 
[..] google dà l'illusione di avere un'infinita conoscenza... e secondo me accorcia anche la memoria, talmente siamo abituati a farci affidamento.

^_^ che sia per questo che già pensano ad aumentarcela - la memoria - con l'impianto di un chip?

google è solo uno strumento, siamo noi semmai a crearci illusioni.
e non ti dà conoscenza alcuna se non ti concentri sull'argomento, proprio come prendere in mano un paio di forbici non fa di te un sarto.

è che la "memoria corta" par proprio essere una prerogativa di questo nostro tempo ma questo non è tanto a causa di google e simili quanto piuttosto del "bombardamento" di informazioni che si susseguono velocemente e che porta la maggior parte come a "scivolarci sopra", con distrazione, afferrandole - e quindi trattenendole - solo a spizzichi.



 
Top
view post Posted on 9/7/2012, 16:01
Avatar


Non ferire chi come te cerca la felicità, se vuoi essere felice.
D.

Group:
Member
Posts:
8,948

Status:


Complimenti a quanti hanno partecipato. E' stato interessante leggervi.
 
Top
view post Posted on 9/7/2012, 16:30
Avatar

Lascio che le cose mi portino altrove

Group:
Member
Posts:
21,963

Status:


CITAZIONE (Spica @ 8/7/2012, 23:01) 
è che la "memoria corta" par proprio essere una prerogativa di questo nostro tempo ma questo non è tanto a causa di google e simili quanto piuttosto del "bombardamento" di informazioni che si susseguono velocemente e che porta la maggior parte come a "scivolarci sopra", con distrazione, afferrandole - e quindi trattenendole - solo a spizzichi.

Bè, no, non solo. Mi è capitato di trovarmi in situazioni in cui mi sono resa conto di aver dimenticato parti di cose che davo per assodate e imprecato mentalmente alla ricerca di una wikipedia mentale.... Non so se mi spiego!
Comunque sì, anche sull'attenzione distratta e l'immagazzinamento volatile sono più che d'accordo.
 
Top
Spica
view post Posted on 10/7/2012, 13:02




CITAZIONE (Yelena‚ @ 9/7/2012, 17:30) 
[..]
Non so se mi spiego!
Comunque sì, anche sull'attenzione distratta e l'immagazzinamento volatile sono più che d'accordo.

:lol: :lol: ti spieghi, ti spieghi!
l'impressione di aver la "testa vuota" agli esami penso sia qualcosa che tutti, più o meno, abbiano provato.
è come cercare una spilla in un cassetto, una spilla sepolta da tanti foulard..
sai che c'è, ci deve essere.. e infine, rovista rovista, salta fuori ma non sempre in tempo utile.
è anzi più probabile che, se per il momento rinunci e ne usi un'altra, all'improvviso spunti "da sola".


CITAZIONE (Yelena‚ @ 9/7/2012, 17:30) 
Comunque sì, anche sull'attenzione distratta e l'immagazzinamento volatile sono più che d'accordo.

a questo aggiungi anche che spesso è l'interpretazione personale degli spizzichi che si fissa nella memoria.
 
Top
12 replies since 27/6/2012, 12:15   371 views
  Share