| | CITAZIONE (Dreic @ 3/3/2009, 02:34) CITAZIONE (kostaki @ 28/2/2009, 05:43) Diversi anni fa (circa 16) mi trovavo, in seconda serata, in una località turistica della mia regione, ed entrai in un locale, un ristorantino, gestito da miei conoscenti, li salutai, sedetti ad un tavolino (ero da solo), arrivò la cameriera e ordinai qualcosa da mangiare e un pò di vino.
Ad un tavolino poco distante dal mio sedeva, pure lui solo, un tizio che conoscevo "di vista" (e anche di fama, quella di essere un formidabile seccatore), quel tanto che bastava per salutarlo con un cenno educato, il tizio aveva già mangiato e, dopo qualche minuto, si alzò dal suo tavolo e mi chiese se poteva sedersi al mio, per fare "due chiacchere" nell'attesa che arrivasse la mia ordinazione.
Per educazione, acconsentii (anche se considero il disturbare un pasto come qualcosa da accogliere con lo stesso entusiamo che si dovrebbe mostrare all'eventualità di un ritorno della peste bubbonica), il tizio si sedette ed iniziò un vero e proprio comizio, spaziando sugli argomenti più disparati (cambiava argomento ogni 4/5 minuti, e nessuno degli argomenti che "trattò" suscitò in me il benchè minimo interesse), dando su ogni argomento la sua "ponderata opinione" e esponendo il tutto in modo da rendere evidente che la sua non era una semplice opinione, era "L'OPINIONE", l'unico modo giusto di vedere la cosa.
La cosa andò avanti per "soli" 61 minuti, con lui che parlava, sempre più infervorato, ed io che badavo ai fatti miei (che prestassi o meno attenzione a ciò che diceva, era per lui irrilevante, l'importante era l'avere un pubblico, sia pure "disattento"), terminai il mio pasto, presi il caffè e decisi che avevo già espiato, in quei 61 minuti, una quantità sufficente di peccati e che potevo andarmene, quindi aprii bocca per salutarlo, ma alla mia prima sillaba il tizio esclamò e lasciami finire, vuoi parlare soltanto tu! ma è una storia vera oppure ha ragione Jolteon? entrambe le cose, serviva come "aneddoto di introduzione" all'argomento della discussione, vedi titolo
CITAZIONE (zlatan90 @ 1/3/2009, 11:12) Bella storiella, magari un giorno ti racconterò anche io la mia. Anzi no, visto che è molto semplice la racconto ora. Un bel giorno mi svegliai, andai a scuola come di consueto alle 8 del mattino. Però ogni giorno alla stessa ora e con un'impeccabile precisione, una sfilza di professori mettava voti a casaccio e se qualcuno magari avesse voluto discuterne, avrebbe ricevuto un bel "no". Il problema principale stava nel modo in cui lo dicevano e il modo in cui continuavano il discorso, il tipico discorso: "E se parli ancora te ne metto altri di voti brutti", al che tutti zittivano. Un giorno in cui avevo le cosiddette cose storte, mi alzai e risposi al professore. Ma da quel giorno faccio fare il "lavoro" a tutti con prepotenza senza dibattere, essendo dell'opinione giusta o sbagliata che sia: "quando sei martello batti quando sei incudine statti". e dopo 200.000 anni di evoluzione della specie homo sapiens, stiamo tornando alle caverne da dove siamo usciti |
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