Recupero questo articolo, perchè la commissione europea ha reso pubbliche le previsioni di bilancio degli anni fra il 2021 e il 2027, cioè come dovrebbe essere il bilancio della UE dopo che la Gran Bretagna avrà cessato di pagare il suo contributo, sono riassumibilii tre parole, enormi tagli ovunque, mi piacerebbe parlare con tutti gli economisti da social che festeggiavano il "conto salato che l'Unione Europea presenterà alla Gran Bretagna" e mi dileggiavano quando gli facevo presente che la Gran Bretagna aveva sempre pagato più di quanto ricevesse dalla UE... ma pare siano spariti tutti

anche se ormai è roba vecchia, un piccolo aggiornamento ci sta sempre, in luglio la disoccupazione in gran bretagna è scesa al minimo storico del 4.4% (il trend era già in discesa, e avevano previsto una diminuzione a 4.5%) e gli stipendi hanno avuto un aumento medio del 2.1% (l'aumento previsto era del 2%) quindi i piani di ristrutturazione forse li avevano preparati, e forse, prima o poi, li useranno, ma per ora hanno assunto, invece di licenziare

ripesco l'articolo, dato che ho due amici che sono a Londra proprio in questi giorni, vediamo la situazione attuale


niente disoccupati che mendicano agli angoli delle strade, forse non sono stati ristrutturati

le società di intermediazione finanziaria (non banche) sono ancora lì

oggi partono per andare a Dublino, quindi potranno constatare direttamente se è avvenuta la riunione fra le due irlande

era incommentabile anche prima

pare che spagnoli, italiani e portoghesi stiano ancora lì

dopo le elezioni usa, fanno tutti a gara per prenderla in mano

fin dall'inizio, si trattava di una opinione che diceva molto sulla levatura del soggetto

niente politici col culo ammaccato, e niente giornalisti licenziati o in carcere per aggressione (in gran bretagna è ancora un reato)

businnes as usual, e dove avesse trovato quelle proiezioni (io le ho cercate per settimane) rimane ancora in mistero

ripeto, guerra delle due rose comunque niente squadroni della morte che pattuglino le strade

niente pianti in strada

Cameron è diventato un conferenziere, per parlare delle conseguenze della brexit incassa fino a 100.000 (centomila) sterline all'ora, io mi sarei fatto menare anche per 25.000 a lui è andata anche meglio, che non lo aspettava nessuno

ad ogni modo, come italiani dovremmo imparare a riconoscere i cazzari, invece abbiamo rivisto lo stesso copione subito dopo le elezioni usa, e lo stiamo rivedendo a casa nostra con l'approssimarsi del referendum, ed entrambe le volte i cazari hanno raccolto / stanno racogliendo vasto seguito

al signore che un paio di mesi fa ha aggiunto questo commento a quell'articolo

e a cui non posso ripondere lì, rispondo qui, i cazzari come quel soggetto non tornano mai indietro, scurdammoce ò passato, che hanno sempre nuovi argomenti su cui fornire la loro illuminata opinione a noi ignoranti e comunque si sbaglia, non la spacciava per una valutazione del futuro, ma peggio ancora, come una cronaca del presente

non valeva nemmeno per il tizio che ha scritto "l'analisi", ma ciò non gli ha impedito dis crivere una sfilza di titoli alla studio aperto e non valeva nememno per chi lo approvava entusiasticamente

si è svalutata, ma pare non sia stato tutto sto problema, in quanto alla crisi, l'unica cosa certa è che ci siamo noi

come abbiamo visto coi nostri occhi, siamo carentucci sia come unità che come ammissione / tolleranza della diversità altrui

Io ho seguito le vicende della Brexit giusto fino ai primi di luglio perché poteva tornare utile per gli esami e non volevo fare scena muta nel caso mi avessero posto una domanda.
Penso che per capire la situazione sia necessario conoscere bene storia in generale, storia politica e avere una buona base di conoscenze economiche, cosa che non vale per me.
Sui social hanno condiviso stamp di tanti messaggi di sfogo di non-britannici che venivano invitati a tornare a casa loro (se fosse vero, a quanto pare anche alcuni inglesi studiano poco la storia), si è detto tutto e il contrario di tutto, pure i titoli che ho letto ultimamente sono contrastanti: il Regno Unito sarebbe in recessione, ma intanto le vendite al dettaglio sono cresciute tantissimo e la sterlina non ho capito se è ai minimi storici o si è svalutata un po' e sta recuperando.
Non è un argomento che mi sta totalmente a cuore, lo ammetto, però so che dovrei informarmi meglio perché in una certa percentuale mi riguarda in quanto cittadina europea.

Comunque concordo sul fatto che il progetto europeo attualmente è un fallimento, sopeattutto il motto "United in diversity", quasi comico nella sua tragicità.

altre news, economia che segna il passo in tutta l'area euro, praticamente stagnante in italia (con conseguente aumento del debito pubblico e calo degli investimenti) e nei nostri tiggì già si incolpa la "brexit" che ancora è lontana dall'essere (si prevedono 2 anni di negoziati, prima che la cosa possa iniziare ad essere effettiva) e persino il risultato del referendum non può avere avuto un effetto negativo, quelli sull'economia sono i dati del secondo trimestre 2016 (aprile, maggio, giugno) e il referendum si è tenuto alla fine di giugno, ma questi sono dettagli

altri dettagli, le borse hanno ormai recuperato il "panico brexit" ritornando a livelli pari o superiori a quelli pre referendum (migliore performance, borsa di londra ) la bank of england alla fine è intervenuta, tagliando i tassi, per limitare una svalutazione che si stava rivelando eccessivamente competitiva (a quanto pare, l'esportazione degli emeriti cazzi è un buon affare guadagnano abbastanza da essere il primo importatore di vini italiani di qualità, e quest'anno le nostre esportazioni vitivinicole in gb aumenteranno del 7%, alla faccia dei coglionazzi che volevano "punire gli inglesi imponendogli il visto"), se passa di qui un lettore che risieda, o si sia recato di recente, nel regno unito, è cortesemente pregato di dirci come sia davvero la situazione in gb

sto continuando a monitorare la situazione del super esperto

nonostante la Bank of England non sia intervenuta a sostegno dell'economia, come molti si aspettavano, la quotazione della sterlina sta continuando ad aumentare, la cosa potrebbe dare problemi alle sue esportazioni, se ne avesse, ma l'esperto ci dice che non esportano nulla (vendono petrolio, e lo vendono ai paesi dell'area euro, peccato che non abbiano mai accettato pagamenti in euro, solo dollari, oro o sterline l'unico produttore di petrolio che aveva accettato il pagamento in euro era stata la russia, in cambio di un "modico" sovrapprezzo, dato che ora siamo in "guerra economica" con loro ma il petrolio lo compriamo ancora, è rimasto il sovrapprezzo, ma accettano solo dollari o oro)

secondo stime più specifiche, l'italia rischia una diminuzione del pil dell'1%

da lì è passata a Nottigham, e ancora nessun cittadino si è nascosto nella foresta per combattere i brexisti e ora è a Londra da qualche giorno, sempre niente hooligans e niente folle piangenti

ehi, non volevo criticare la ue, ma quel post

qui il problema è proprio che si tratta dell'unione europea, e non della chiesa pastafariana, credere in un ideale va bene quando si hanno vent'anni (ed è giusto che i giovani abbiano degli ideali in cui credere) ma quando si arriva ai 40/50 l'importanza si sposta all'avere un reddito sufficente a mantenere la propria famiglia, agli adulti servono la certezza del presente e buone prospettive per il futuro, per un pò possono anche credere alle promesse, ma se in un tempo ragionevole (e la ue esiste da più di 20 anni, e da 15 esiste la moneta unica) non si arriva a qualcosa di concreto...

qui invece di problemi ne abbiamo due, le sovranità, che sono ad importanza variabile (Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri), e la collaborazione, c'è chi è lesto a chiederla (pretenderla) e lento a darla, faccio un esempio, quando l'unica "rotta dei migranti" era quella del mediterraneo, tutta la collaborazione che ottenne l'italia fu il sentirsi dire che era un problema solo italiano e l'italia doveva risolverlo da sola

come opinione personale, penso che le europexit siano un cattivo affare, sia per chi esce che per chi rimane, ma anche mettendosi il salame sugli occhi e il prosciutto nelle orecchie, ormai la verità non si può più negare, la ue, così come è stata realizzata e come viene amministrata, non va, e ha bisogno di una revisione, da fare prima che l'integrazione prosegua e non dopo, come vorrebbero alcuni, e se ci sarà un effettivo rischio di disintegrazione non sarà dovuto agli estremismi, ma ai problemi interni non risolti, e zittire i critici non risolve niente (commentate l'articolo, puzzole! )