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Ditemi perchè se la mucca fa mu la bufala non fa bu.

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kostaki
view post Posted on 1/5/2017, 02:18 by: kostaki
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CITAZIONE
Il termine bufala può indicare in lingua italiana un'affermazione falsa o inverosimile. Può perciò essere volta a ingannare il pubblico, presentando deliberatamente per reale qualcosa di falso o artefatto. In alcuni casi si prefigura il reato di truffa, nel caso in cui l'autore, o gli autori, procurino per sé o per altri un ingiusto profitto a scapito delle vittime.


Non sono nate sul web :fofo: vi sono esempi storici che risalgono all'alto medioevo :fifi: ma hanno approfittato di qualsiasi nuovo mezzo di comunicazione per proliferare, e con internet prima e gli asocial network poi, sono diventate una mandria sterminata :asd: fino a diventare un mezzo di lotta politica, siamo arrivati al punto che anche la caccia a queste bufale è diventata a sua volta propaganda, l'accusa di "veicolare notizie tossiche" è usata come comodo sistema per eliminare fonti scomode.

Torniamo alle bufale più comuni, comprese le loro versioni più miserande, le tesi complottiste, i "SVEGLIA!!!!!!!", i fate girare, il guardate questo video prima che lo censurino e compagnia (poco) bella, ci sono ormai diventate familiari, anche senza andarle a cercare ne riceviamo tutti i giorni, ne leggiamo ovunque, sono da tempo diventate un problema da non trascurare, e ormai sono altrettanto diffusi metodi e consigli per riconoscerle ed evitarle, a volte scritti anche sotto forma "negativa", cose come questo vademecum

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vorrebbero insegnare agli sprovveduti quali siano le cose da evitare per non diventare complici nella diffusione delle bufale, negli ultimi anni abbiamo assistito anche ad una moltiplicazione di "siti antibufala" che si propongono di limitare i danni della diffusione fornendo prove della falsità di molte affermazioni diffuse non solo dal fate girare, a volte la responsabilità della diffusione è anche di siti di "giornalismo professionistico" più attenti al numero di visitatori che al controllo delle fonti (tanto le smentite non le legge nessuno), quelli che mancano, o almeno non li ho mai visti, sono i metodi e i consigli per difendersi dai siti antibufala :asd: basta definirsi tale per esserlo? non dovrebbe, basta esserlo con certezza qualche volta o su qualche argomento per poter essere considerato valido sempre? non dovrebbe, quindi perchè non preoccuparsi, oltre che delle bufale, di quelli che vanno in giro vestiti da cacciatore di bufale, e accertarsi che lo siano realmente?

Dovrebbe essere relativamente facile, a meno di non essere quasi del tutto privi di cultura e discernimento, ma dovrebbe non significa che lo sia, e ho scoperto che non solo esistono i falsi cacciatori, ma anche i falsi cacciatori di false bufale :asd: diversi mesi fa lessi un post in una pagina fb che riportava una "news leggermente eccessiva" linkando il sito che la conteneva, e il primo commento invece linkava un "sito antibufale" che la sbugiardava.. e non aveva torto :fifi: ma il sito che la "riportava" aveva qualcosa di strano, sembrava realizzato appositamente, non aveva molti altri contenuti, inserzioni pubblicitarie a parte :fifi: quindi feci una ricerchina su san guggle, trovando solo 4/5 risultati, pochi per una bufala diffusa, e non era diffusa, c'era solo in quel sito, gli altri risultati erano sbugiardamenti, uno il sito che avevo già visto, e gli altri somigliavano più al sito bufalaro che al sito antibufala :asd: domini di bassa lega, un cms buttato come capitava, senza cura dei dettagli, tanta pubblicità, contenuti ridotti al minimo, e gli articoli di sbugiardamento non era soltanto simili (cosa che sarebbe stata comprensibile), erano identici.

Nonostante mi sia liberato già da anni degli irriducibili distributori di bufale che avevo nella lista amici, a parte un tizio un pò tonto che mi è simpatico anche se ogni tanto linka una troiata galattica :asd: mi è già capitato un altro episodio simile, bufala pubblicata solo in un sito che sembrava realizzato appositamente, e "debunking" copia e incolla pubblicato in un numero limitato di siti, alcuni dei quali sicuramente fake zeppi di pubblicità messi appositamente online, certo è facile fare il debunking di una bufala, se pure quella è farina del tuo sacco :asd: e se sono riuscito a trovare due casi senza nemmeno cercarli, posso sospettare che sia una pratica diffusa, suppongo che farsi le bufale in casa possa aumentare le visite (e quindi gli incassi pubblicitari) di un sito di debunking, senza contare il possibile uso propagandistico.

Torniamo ai siti antibufala, su quali basi si dovrebbero valutare per accertarne la validità? Premetto che non è una scienza esatta, ma una valutazione approssimativa e soggettiva, e può comunque essere utile farla, per iniziare consideriamo i siti e blog (non molti) di debunking che si possono definire "storici" perchè esistono da anni e si sono guadagnati una buona reputazione, ma "storicamente" trattavano sopratutto teorie complottistiche, alcuni sono passati ad una attività antibufale più generica, ma ritengo che considerarli validi a prescindere e in generale per una reputazione che si sono guadagnati con una attività specifica sia una cosa da evitare, passando a siti e iniziative più recenti e fin dall'inizio più generiche direi che il primo fattore di cui tenere conto è il dominio di primo livello del sito, un sito in lingua italiana che abbia un dominio di primo livello stile "paradiso fiscale" a basso costo, o un dominio generico pure a basso costo, non è automaticamente da scartare, ma credo sia lecito considerarlo con un pochino di diffidenza :fifi:

Secondo fattore, dominio di secondo livello / nome del sito, qui la cosa si fa più difficile, perchè avere un dominio / nome attinente all'attività svolta è la cosa giusta da fare, ma attenzione a chi è un po' troppo attinente :asd: o accattivante, stile i siti di informazione libera e indipendente che si dichiarano tali, un uomo libero, per essere tale, non è necessario che si tatui la parola LIBERTA' sulla fronte :fofo: compreso in questo fattore vi sono i siti (più frequentemente i blog) che hanno solo un dominio di terzo livello e si appoggiano ad una piattaforma più o meno gratuita, è una situazione a basso costo (o zero costi) che può risultare attraente sia per bufalari che per cacciatori amatoriali, ma il fatto che siano amatoriali non li squalifica a prescindere dai contenuti, chi fa una cosa per hobby già vi spende il suo tempo, e il fatto che non vi voglia spendere del danaro, o il tempo necessario per la "gestione tecnica" di un sito indipendente non è una cosa che lo renda disprezzabile.

Terzo fattore, pubblicizzazione del sito (si può indagare usando google), se un sito (o i suoi articoli) viene linkato regolarmente in una pagina facebook o in un account twitter direttamente collegati, e occasionalmente in altri siti e/o ha delle affiliazioni, tutto bene, se è "spammato abbestia" come minimo si può ritenere che i gestori considerino superflue cose come il rispetto degli altri, quindi perchè rispettarli? Aggiungiamo anche l'utilizzo di URL shortener, tollerabile solo se necessario, da cestinare direttamente i siti che si pubblicizzano utilizzando links con pubblicità interstiziale alla ad.fly

Quarto fattore, qualità del contenitore, non è la cosa più importante, ma dato che al giorno d'oggi non è così difficile realizzare un sito dall'aspetto abbastanza curato (se non lo realizzo io :asd: ) utilizzando un content management system, oppure appoggiandosi ad un provider gratuito (echissenefrega se così hai "solo" un dominio di terzo livello) se un sito è realizzato accatastando a caso i contenuti, se fa uso & abuso di immagini non ottimizzate, se per leggere un articoletto di 4 paragrafi vi fa scorrere 4 pagine, se ci sono più #tag e links "potrebbe interessarti leggere anche" che testo da leggere, se l'inserire animazioni o video non necessari è la regola e non l'eccezione, eccetra eccetra, se il contenuto ha un qualche valore lo troverete sicuramente anche in altri siti, siti che non vi diano il tempo di andare al bar a prendere un caffè, fra una pagina e l'altra-

Quinto fattore, le inserzioni pubblicitarie, stessa manfrina, se le pagine sono tappezzate di annunci e banner, e popup, popunder, popexit, box a scomparsa, finestrelle eccetra eccetra spuntano ad ogni occasione, cercatevi un sito più serio, si può considerare anche la qualità delle insezioni, se è robaccia / spazzatura / pornografia / roba-che-paga-ma-non-fare-domande domandatevi che ci state a fare ancora lì :asd:

Sesto fattore, i contenuti, qui per scrivere tutto dovrei fare un paragrafo decisamente più lungo del resto dell'articolo :asd: cercherò di abbreviare e sintetizzare con un elenco (non esaustivo)

a) diffidate di chi vi presenta le sue opinioni come se fossero fatti e di chi espone i risultati dei suoi ragionamenti a cui è arrivato per "indiscutibile logica" senza spiegare come ci è arrivato, e da quali basi è partito, la logica è uno strumento potente, ma è comunque uno strumento, non vale più di chi la usa, e se le premesse sono avariate, il risultato sarà spazzatura, chi vi vuole vendere le sue teorie come già dimostrate come minimo non ha idea di come dimostrarle.

b) diffidate di chi "ragiona" con slogan, ideologie, articoli di fede o frasi fatte, argomentazioni come "diritti naturali e inalienabili" sono di grande effetto, ma prive di significato, e non privatevi mai completamente del vostro spirito critico, sopratutto se si stanno appellando alle cose in cui credete.

c) diffidate di chi non fornisce le fonti dei dati che utilizza, la storia del "verificare che la fonte sia seria e autorevole" è una mezza favoletta, perchè se foste in grado di stabilirlo con certezza non avreste bisogno di una fonte, sareste voi, la fonte :asd: ma anche una verifica che non arrivi al 100% ha una sua utilità, come minimo potrete confrontarle con altre fonti, non collegate, che trattino dello stesso argomento

d) diffidate di chi spaccia per ragionamento logico e argomentato dei trucchi retorici (e questo credo sia il caso più comune), al riguardo vi consiglio la lettura di questo trattatello (se già non lo conoscete)

www.adelphi.it/libro/9788845908569

Arthur Schopenhauer
L’arte di ottenere ragione
esposta in 38 stratagemmi

trovate qui un riassunto (troppo riassuntivo, alcuni richiedono una spiegazione più dettagliata) degli stratagemmi

https://deliberoarbitrio.wordpress.com/201...tenere-ragione/

leggendo credo che ne riconoscerete almeno la metà :asd:

e) diffidate dei "debunking" con motivazione politica, non è necessariamente indice di poca affidabilità, chi si dichiara di parte può comunque essere imparziale, e le galline possono avere i cingoli (non ne ho viste, ma non posso escludere la possibilità che ne esistano :fofo: ), chi ha la necessità di cercare il consenso degli altri può essere anche una persona corretta, ma può essergli difficile considerare i fatti secondo un'ottica diversa dalla sua, se deve convincere un elettorato della giustezza delle sue tesi deve esserne convinto anche lui, o almeno sembrare convinto in modo credibile :asd: questo può portarlo, se non a falsificare i fatti, a "torcerli" un pochino.

f) sospettate (che è meno di diffidate) di chi fa precedere un articolo di debunking con un elenco dei propri titoli accademici / professionali e delle proprie benemerenze (specie se è un elenco più lungo dell'articolo :asd: ) se si ritiene necessario "qualificarsi" è più corretto aggiungere l'elenco dopo l'articolo, metterlo prima sa molto di "tentativo di influenzare il lettore", comunque il "titolarsi" permette al lettore di verificare le competenze di chi scrive, se a scrivere è il proprietario del sito, e aggiunge l'elenco ad ogni articolo, invece di inserirlo in appositi spazi forse potrebbe essere leggermente megalomane :asd: ma prima di rifiutare quello che scrive leggetelo, invece dei tuttologi togati, che prima si titolano e poi commentano al di fuori del loro campo, ma facendosi forti della titolatura (anche se non è attinente), potete diffidare direttamente :fifi:

Ci sarebbe altro, ma possiamo discuterne dopo, la regola generale è che non dovete mai dimenticare di condire la zuppa del vostro ingegno con un pò di sale dello scetticismo, non è un caso se tutti i venditori di fumo, a prescindere da quale tipo di fumo vendano, deplorano lo scetticismo, assimilandolo ad una "mancanza di valori e ideali", lo fanno perchè lo scettico è la loro nemesi, ma per quanto siate vigili, non vi accorgerete di tutto, tutti possono sbagliare, a qualcosa bisogna credere, essere scettici al punto da rifiutare tutto (o quasi) è sbagliato quanto credere a tutto, non vi sono certezze, a parte quella che repubblica.it sia il più grosso sito bufalaro in lingua italiana :asd:

P.S. l'ultima novità sul fronte degli "anti bufalari d'assalto" sono quelli che vi consigliano l'atteggiamento scettico e il pensiero critico... e poi vi spiegano l'unico modo possibile per esserlo :asd: è la nuova frontiera di chi si batte contro la "disinformazione" (cioè le opinioni altrui) facendo la disinformazione :fifi: ma è semplice difendersi, sono sopratutto antibufalari politici, e se gli esempi che portano di "fake news" stanno tutti da una parte, potete essere certi che è propaganda e scartarli :fifi:
 
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