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Posts written by Morris

view post Posted: 4/6/2019, 13:43 *Toc toc* È permesso? - NewsBoard Chronicles
Sinceramente la cosa della presentazione non l'ho mai capita. Nel senso che non comprendo a cosa serva un obbligo. Nella mia esperienza personale ho sempre invitato in maniera molto amichevole chi scriveva nella chat o partecipava alle discussioni a scrivere una presentazione che ufficializzasse la sua iscrizione. Nel caso di interventi nelle sezioni di aiuto, essendo un forum collegato ad un sito, soprassedevo limitandomi a fornire supporto.
Ma di certo non mi sarei mai sognato di prendere provvedimenti per una cosa del genere! E dire che ero considerato estremamente severo nei confronti delle infrazioni. Sarà forse perché non ho mai saputo cosa scrivere nelle presentazioni, visto che il forum l'ho sempre visto come un posto per scambiarsi idee su argomenti specifici e non come una rete sociale ante litteram. A me interessava discutere con XY dello spoiler settimanale su questo o quello, mi interessava molto poco in realtà chi XY fosse. Poi, in una fase successiva, ci si scambiava gli indirizzi msn e si chattava in privato per fare conoscenza. Ma questo l'ho sempre visto come una cosa esterna, quindi per questo le presentazioni mi hanno sempre lasciato perplesso.
view post Posted: 31/3/2019, 23:08 L'articolo perfetto - NewsBoard Chronicles
Questo si chiama clickbait :fifi: specie se sei iscritto al feed e leggi solo il titolo dell'articolo :asd:

edit:

Ah, mi sono accorto ora della data fish

Edited by Morris - 1/4/2019, 00:14
view post Posted: 8/2/2019, 11:33 Un template responsive per ForumFree - NewsBoard Chronicles
Un nuovo template? Io sono ancora legato a filo doppio al quirks :asd:
Forse dovrei fare un altro paio di giri di filo :fifi:
view post Posted: 17/9/2018, 11:36 Ciò che è pubblico non è necessariamente etico - NewsBoard Chronicles
CITAZIONE (kostaki @ 17/9/2018, 00:43)
l'indicare un nemico esterno per far dimenticare le magagne interne sì, ci sono sicuramente stati molti casi del genere, ma storicamente se ne trovano altrettanti di espansionismo puro e semplice, che fosse strappare ad un altro le risorse che aveva, oppure conquistare una rotta commerciale, così come capita che i paranoici abbiano davero dei nemici non tutte le volte che si parla di un nemico esterno lo si fa per distrarre la "plebe"

Ovviamente in ogni caso ci sono le eccezioni più o meno numerose, ma nel caso della guerra di conquista queste possono tappare i problemi interni, basti pensare alla Roma imperiale, il cui declino è cominciato inesorabilmente nel momento in cui è terminata l'espansione.
CITAZIONE (kostaki @ 14/9/2018, 01:55)
andrebbe definito meglio cosa si intende per buona o cattiva gestione (è buona gestione offrire comunque un servizio, anche se si finisce in perdita secca? e fino a che punto si deve arrivare, a fornire servizi ed accettare perdite?) , ma in linea di massima sì, è così, non conta pubblico o privato, conta che chi deve avere un servizio lo abbia ad un livello decoroso senza essere strozzato

Come dicevo in un post precedente, il pubblico dovrebbe offrire un servizio utilizzando i ricavi per coprire i costi, senza avere il guadagno (il guadagno sarebbe offrire alla comunità un servizio funzionante). La perdita non può essere una buona gestione, le due cose in relazione sono quanto meno ossimoriche.
CITAZIONE (Morris @ 14/9/2018, 01:42)
il pubblico eroga un servizio il migliore possibile in ragione delle proprie possibilità, mentre il privato tende al profitto. In soldoni (ed è tutta teoria, solamente teoria, verrebbe da dire) l'investimento pubblico è teso ad offrire il servizio trattenendo quanto basta a coprire le spese, mentre il privato ovviamente dal servizio che offre ne vuole trarre un profitto.
view post Posted: 15/9/2018, 23:09 Ciò che è pubblico non è necessariamente etico - NewsBoard Chronicles
CITAZIONE (shiny ditto @ 15/9/2018, 05:10) 
chi dice che oggi le ideologie novecentesche non esistono più e rappresenta un movimento post ideologico poi dice frasi come "Mi sento una via di mezzo fra Almirante e Berlinguer", e cosa ci sarebbe di più ideologico di Almirante e Berlinguer :asd: semplicemente si sta cercando di unirli in un'unica ideologia prendendo il nazionalismo e il sovranismo da destra e il riscatto dei ceti più poveri e lo statalismo da sinistra (ed è per questo che sono molto trasversali) ma alla fine è sempre la stessa acqua che gira, presentata in forma diversa e mescolata e probabilmente prende consenso proprio perché la globalizzazione e il liberalismo hanno portato all'annullamento delle ideologie trasformando la politica in puri calcoli di marketing e non più tanto in idee da coltivare, ma meglio se non mi addentro troppo nel discorso sennò finisco a fare un polentone che non finisce più :asd: anche perché giustamente ognuno di noi ha il suo punto di vista e nessuno ha la verità in tasca.

Chi dice "Mi sento una via di mezzo fra Almirante e Berlinguer" non ha la minima idea di quello che sta dicendo mi sa. Le ideologie tendono a morire perché è molto più redditizio parlare alla pancia del paese, un sistema vecchio come il cucco che consiste nel mettere davanti al popolo un finto problema (o comunque un problema non proprio primario) per nascondere il resto. un po' come i vecchi regni che avevano bisogno sempre di un nemico da combattere per evitare problemi interni.
view post Posted: 14/9/2018, 00:42 Ciò che è pubblico non è necessariamente etico - NewsBoard Chronicles
Sul discorso di destra e sinistra ci sarebbe da chiedersi oggi con Gaber cosa sia l'una e cosa sia l'altra. Sono concetti ormai diventati liquidi nella società di oggi. Il governo italiano ne è un esempio eclatante, costituito da due partiti che sono molto trasversali, soprattutto per quanto concerne il loro elettorato.
Detto questo però bisogna fare un appunto: storicamente una posizione di destra è tendenzialmente liberista, con una forte spinta quindi dell'investimento privato, viceversa una posizione di sinistra è tendenzialmente statalista, con un'esclusione pressoché totale dell'investimento privato, giungendo al paradosso della nazionalizzazione delle produzioni e dei servizi, totalmente nelle mani di organi controllati dallo Stato.
La differenza sostanziale tra pubblico e privato sta nel fatto che il pubblico eroga un servizio il migliore possibile in ragione delle proprie possibilità, mentre il privato tende al profitto. In soldoni (ed è tutta teoria, solamente teoria, verrebbe da dire) l'investimento pubblico è teso ad offrire il servizio trattenendo quanto basta a coprire le spese, mentre il privato ovviamente dal servizio che offre ne vuole trarre un profitto. Nella realtà il servizio pubblico va controllato, perché soggetto ad abusi che comportano un pessimo servizio all'utente ed un disavanzo allo Stato, mentre il servizio privato si controlla da sé, basta verificarne la qualità (e pure qui abbondano gli abusi).
Il problema è che certe cose, tipo l'acqua del rubinetto, non sono beni di commercio, quindi l'affidamento ad un privato della gestione rischierebbe di comportare una spesa eccessiva per l'utente. Da qui la necessità del referendum e la preferenza ad una gestione pubblica.
A mio parere non è questione di etica, una buona gestione è etica, una cattiva non lo è, a prescindere se la gestione sia pubblica o privata.
view post Posted: 9/6/2018, 13:33 Eh? - NewsBoard Chronicles
In effetti si può dire che mi piace molto il dialogo nel quale si parte da un punto 0 per cercare di arrivare ad una conclusione insieme, piuttosto che partire restando ognuno arroccato sulla propria posizione.
view post Posted: 7/6/2018, 17:26 Eh? - NewsBoard Chronicles
Io credo di non appartenere a nessuna delle categorie su citate, ma ad un'ulteriore :asd:
Di solito rispondo così se ero proprio distratto a fare altro e vengo preso alla sprovvista (della serie, prima di parlare con me, serve un cenno del tipo, "ehi, dico a te"), però a volte mi capita di rispondere con una domanda :rotfl: e questo penso che sia il modo più irritante di rispondere XD (ma non lo faccio apposta, eh, a volte mi scappa proprio)
view post Posted: 16/5/2018, 13:34 Uno, nessuno e centomila - NewsBoard Chronicles
Gli eccessi non sono mai una cosa buona, se è vero che è fastidioso il continuo cambio di nick, non bisogna neanche cadere nell'eccesso di vietarlo. Nelle board esterne che ho frequentato la linea di massima era quella di un cambio di nick, ma era piuttosto elastica, nel senso che se anche avevi cambiato nick ed era passato molto tempo, potevi rifarlo comunque. Diciamo che in genere esiste un freno al cambio compulsivo, ma un blocco non l'ho mai trovato. Su forumfrì poi non è nemmeno possibile, dato che il nick te lo cambi da solo e che potevi farlo anche prima, bastava crearti un forum e te lo cambiavi in veste di amministratore :asd:
Sugli avatar la mia è posizione personale, nessuno si sognerebbe di mettere un limite al cambio, sarebbe da pazzi (più di quelli che lo cambiano ogni giorno, senza avatar random), anche se un limite di dimensioni è sinceramente opportuno, visto che c'è chi utilizza dei wallpaper per avatar. Senza contare quelli che ti appesantiscono il caricamento della pagina perché hanno un avatar gif o flash che pesa qualche mb.
In un forum che moderavo mi ero anche creato un kit per punire i trasgressori masd

eh, sì, era l'epoca di Death Note :fifi:
view post Posted: 9/5/2018, 22:47 Uno, nessuno e centomila - NewsBoard Chronicles
Anche se non ho resistito sui blog ad optare per l'avatar random (anche se per ragioni estetiche, dato che lì uso immagini 100x100), in tutta la mia vita di utente di forum/blog ho praticamente usato solo questo avatar XD fatta eccezione per un'immagine che ho usato per i primi mesi e per un'altra che ogni tanto utilizzo (e che ho come sfondo dello smartphone), entrambe comunque con lo stesso personaggio di questa :asd:
In generale sono restio a cambiare nick (che è sempre stato quello, ovunque o perlomeno dove possibile) ed anche avatar e rimango un po' sconcertato quando vedo qualcuno che cambia nick dopo tanto tempo che lo usa. Ma lo stesso discorso vale pure per l'avatar :D per quanto possa sembrare ridicolo li ritengo un po' l'immagine ed il nome di una persona. Già, perché una persona c'è dietro ad un nick (ed avatar) e se anche è comune che qualcuno cambi aspetto, la cosa un po' sconvolge sempre. Per me è così con l'avatar :asd: se poi uno cambia nick è come se volesse crearsi una nuova identità xdd
view post Posted: 7/1/2018, 14:50 Cosa ci dicono i numeri - NewsBoard Chronicles
Da parte mia credo che la partecipazione maggiore agli articoli inerenti gli scripts sia di natura squisitamente tecnica, molto spesso chi partecipa vuole più o meno velatamente dei chiarimenti sul funzionamento o del vero e proprio supporto. Per quanto mi riguarda gli scripts mi fanno venire un po' di orticaria, nel corso degli anni è capitato che ne utilizzassi qualcuno, ma senza mai appesantire in maniera importante la pagina. Sul caricamento di quest'ultima sono piuttosto futurista, dando una grande importanza alla velocità :asd:
Per quanto riguarda l'esempio riportato di questo blog aiuta molto il fatto di essere in più persone a scriverci e commentare in maniera più o meno assidua, cosa che invoglia anche altri a partecipare. L'utente è sicuramente più invogliato a partecipare ad una discussione con alcuni commenti piuttosto che ad essere il primo a commentare. Allo stesso modo però l'utente in genere è restio ad entrare in una discussione eccessivamente partecipata. Insomma, più che dire che si tratti di un circolo vizioso, la soluzione di questo dilemma comporta per il blogger o aspirante tale di diventare prima esperto di PUM (Psicologia dell'Utente Medio) :asd:
view post Posted: 6/9/2017, 12:39 Cosa ci dicono i numeri - NewsBoard Chronicles
Nell'era dei like è un po' ambizioso aspettarsi dei commenti. Anche se riceverne sarebbe il giusto premio per il tempo dedicato alla stesura dell'articolo, tanto per non pensare di stare a questionare di lana caprina. Il commento fa sempre piacere e questo è un fatto, ma alzi la mano chi non ha mai fatto un'espressione di questo genere oo trovandosi di fronte a commenti totalmente inutili (quello che una volta veniva definito flood). Se non posso dare un contributo reale (anche minimo) alla discussione, non trovo sensato parteciparvi, anche se mi capita di seguirne.
view post Posted: 7/7/2017, 13:55 I forum archivio - NewsBoard Chronicles
Ammetto di aver pensato all'altra cosa :asd:
I miei forum di questo tipo non esistono più da anni, anche se la loro origine esiste tuttora su forumcommunity. Devo dire che grazie a webarchive mi posso concedere qualche volta un nostalgico e romantico tuffo nel passato, quando tutto era più bello e più nuovo.
view post Posted: 3/5/2017, 11:01 Ditemi perchè se la mucca fa mu la bufala non fa bu. - NewsBoard Chronicles
In realtà i 30/35 euro sono i soldi che prendono le cooperative sociali che si prendono cura dei migranti. 30 euro a testa per vitto e alloggio e 5 euro da distribuire agli stessi in ricariche telefoniche. Ai migranti non viene dato un centesimo in denaro, ma solo appunto il vitto, l'alloggio e la ricarica telefonica. Poi ovviamente dove ci sono molte persone insieme è quasi naturale che nascano mercati neri.
view post Posted: 2/5/2017, 14:21 Ditemi perchè se la mucca fa mu la bufala non fa bu. - NewsBoard Chronicles
L'ultima cosa che spero è la costituzione di commissioni ad hoc che stabiliscano cosa è vero e cosa no, sono soluzioni che amplificano il problema più spesso di quanto lo risolvano. Quello che auspico invece è la punizione di chi veste i panni di allevatore di bufale, a prescindere da quale sia il movente, dal semplice passatempo alla strategia politica. Insomma, è una cosa che non si fa e basta. La verità oggettiva è facilmente riscontrabile quando si esce dal campo delle ipotesi: un conto è fare ipotesi complottistiche su ufo e roba varia, un altro paio di maniche è dire che gli alieni sono atterrati in piazza San Pietro. La prima si può smentire, ma senza mai togliere fino in fondo il dubbio, la seconda invece sì :asd:
Quindi chi diffonde menzogne andrebbe punito, per una qualunque motivazione non è possibile ingannare gli altri.
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