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| | CITAZIONE (Kakashi @ 17/1/2016, 02:01) Quello è un aspetto che non ho trattato apertamente, quella che considero una certa tracotanza di sapere: il segnalatore che pensa di sapere non solo perché un suo contenuto è stato rimosso, ma anche perché a tutti gli altri non viene rimosso. Visto che non diamo mai spiegazioni riguardanti altre community, bisognerebbe avere l'umiltà almeno di dire che non si sa il vero motivo per cui lo staff agisce o non agisce, ma lo si suppone, che è assai differente.
Faccio poi notare anche un'altra cosa, che ho già scritto in miei articoli precedenti, che la "forma di governo" di una piattaforma web è sempre molto diversa da quella degli stati moderni (come vengono chiamati), perché qui la mancanza di codificazione non può dare adito a speculazioni giurisprudenziali, decide semplicemente chi detiene la proprietà del servizio. Non c'è divisione dei poteri, non c'è indipendenza nelle decisioni, c'è un assoluto corpo centrale che decide su ogni questione interna al servizio. Per questo non è giusto confrontare i nostri circuiti con le leggi di uno stato, o una codificazione simile, perché nonostante le leggi italiane siano vigenti anche sulle nostre piattaforme, al di là di quelle c'è il potere decisionale di chi gestisce il servizio, quindi anche se tu hai un sito senza problemi legali, il servizio può essere cessato. Non è una minaccia o una prova di assolutismo dispotico, è semplicemente l'impostazione del web, ovunque si guardi, anche nei servizi più "open" c'è sempre un gestore che ha un potere inibitorio e bisogna considerarlo quando si ragiona di questioni di questo livello. Credo che in generale sia proprio sbagliato usare categorie del pensiero politico per gli spazi web, anche la "monarchia" o l'"assolutismo" sono concetti non appropriati; purtroppo per dimostrarlo ci vogliono parecchie righe e mi ero promesso tempo fa di fare un articolo dettagliato sull'argomento, ma non l'ho mai fatto. Hai perfettamente ragione.. Non è assolutamente possibile paragonare forme di stato moderno ad una community o ad una accozzaglia di siti web. Il punto però in comune qual é?? In ogni sito vige un sistema assolutista che fa del detentore della proprietà del servizio il "re" del servizio stesso. Ovviamente ciò gli permette di far quel che vuole, anche a suo discapito per quanto gli possa convenire; ad esempio impedire l'accesso ad una etnia di persone.. Ma sia se si tratti di stati moderni, sia che si tratti di siti web, blog ecc, se non c'è un rispetto delle regole, e mi riferisco non solo a quelle dello stato della maggioranza delle persone che lo visita ma anche alle regole che si pone il sito stesso, se non c'è questo rispetto, il marcio parte dal basso, così come per le autorità competenti per la famosa strada, per amministratori e founder è lo stesso principio.
Chiariamo che nessuno accusa nessuno. Ma se alla minima trasgressione la persona fosse punita, o impedita di proseguire l'utilizzo che ne stava facendo, allora articoli e tematiche come queste sarebbero molto meno presenti.
Poi, ritornando al vero discorso.. E' ovvio che la persona non sa il motivo della penalità. Ma se so che la assicurazione la ho, la cintura la portavo, e l'auto era a posto, allora credo che l'unica possibilità fosse la velocità. |
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